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L'impianto serve per la produzione di celle fotovoltaiche a eterogiunzione
HAUTTERIVE - Produrre pannelli solari in modo più efficiente e meno caro: è l'obiettivo di una nuova unità di fabbricazione realizzata a Hauterive (NE) da Meyer Burger, il gruppo con sede a Thun (BE) attivo nell'industria fotovoltaica, in collaborazione con il Centro svizzero d'elettronica e di microtecnica (CSEM).
L'inaugurazione è avvenuta oggi alla presenza della consigliera federale Doris Leuthard. L'impianto serve per la produzione di celle fotovoltaiche a eterogiunzione. Costituisce il cuore di un progetto più ampio che vede coinvolti l'Ufficio federale dell'energia, il canton Neuchâtel e vari partner industriali e che è sovvenzionato nella misura di 10 milioni di franchi sull'arco di tre anni.
Obiettivo della nuova linea di fabbricazione è realizzare pannelli con un numero minore di fasi di produzione e con caratteristiche migliori di quelli normali. Il guadagno in termini di prestazioni è infatti valutato a oltre il 22%.
"Diventeremo campioni mondiali in termini di efficienza", ha affermato Doris Leuthard. Il progetto va nella giusta direzione nell'ambito della strategia energetica decisa dal Consiglio federale, ha aggiunto. L'obiettivo è ridurre la dipendenza energetica nei confronti dell'estero, ciò che per la ministra ha senso sia dal profilo economico che da quello geopolitico.
Da parte sua il presidente della direzione di Meyer Burger, Peter Pauli, si è rallegrato per la collaborazione fra ricerca e industria, lodando un'iniziativa che non ha necessitato di risorse finanziarie enormi. L'azienda punta ora ad accrescere l'efficienza dei pannelli del 30% entro il 2020.
"Chi può ancora sostenere che l'energia solare non è efficace?", si è chiesto il direttore del CSEM Mario El-Khoury. Intanto però anche Meyer Burger soffre per le difficoltà che interessano il settore: nel primo semestre l'azienda ha perso circa mezzo milione di franchi al giorno.
ats
