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ZURIGO EasyJet: "Swiss non riuscirà a farci concorrenza"

20.10.14 - 12:21
"Non si può improvvisamente trasformare un marchio di lusso in Aldi"
EasyJet: "Swiss non riuscirà a farci concorrenza"
"Non si può improvvisamente trasformare un marchio di lusso in Aldi"

ZURIGO - Nonostante le nuove proposte caratterizzate da prezzi bassi, le compagnie aeree tradizionali come Swiss non riusciranno a fare concorrenza a EasyJet: lo sostiene la presidente della direzione, Carolyn McCall, seconda la quale le aviolinee in questione hanno strutture troppo rigide e dispendiose.

"Non si può improvvisamente trasformare un marchio di lusso in Aldi", afferma la manager 53enne in un'intervista pubblicata oggi dalla "Aargauer Zeitung". "Non è mai successo, nemmeno in altri settori. Aldi e Lidl sono nati così, nessun commerciante al dettaglio tradizionale si è trasformato in discounter. Guardi solo i problemi che Swiss ha con i suoi piloti, perché deve abbassare i loro stipendi".

Da parte sua EasyJet non intende entrare sul mercato dei voli a lungo raggio, che richiederebbero un modello d'affari completamente diverso, continua McCall. Oggi solo gli equipaggi di 6 dei 1400 voli effettuati ogni giorno è costretto a pernottare fuori sede. La strategia della compagnia rimane quella di offrire voli a buon mercato in Europa, possibili grazie alla forte attenzione che il vettore presta ai costi.

EasyJet non guadagna soldi con tutti i singoli biglietti, ma con ciascun volo sì, spiega McCall. In media l'utile per viaggiatore è 10,50 franchi. "Sembra poco. Ma abbiamo 64 milioni di passeggeri all'anno, così facciamo un bel guadagno".

Una variazione di pochi franchi dei costi è fondamentale per EasyJet: ecco quindi che McCall spera fortemente che - contrariamente ai piani del governo francese - non aumentino le imposte per chi opera all'aeroporto di Basilea-Mulhouse. Altrimenti la compagnia sarebbe costretta a "valutare nuovamente la situazione", cercando quindi alternative. Una di queste potrebbe essere Zurigo: ma l'aeroporto di Kloten "è probabilmente il più caro in Europa e con certezza uno dei tre più cari".

Per quanto riguarda il comfort dei passeggeri, la dirigente fa sapere che quando verrà introdotta la possibilità di telefonare sugli aerei probabilmente EasyJet creerà due scompartimenti: uno in cui il cellulare è ammesso, l'altro in cui è proibito. "Poiché mi posso immaginare che vi siano passeggeri che non vogliano sedere vicino a qualcuno intento a telefonare tutto il tempo".

Per il resto tutti i passeggeri sono considerati uguali. "Tutti vengono trattati allo stesso modo", afferma McCall. Con EasyJet vola anche il premier britannico David Cameron, il governo italiano, i principi William ed Harry. "Naturalmente siamo coinvolti nelle misure di sicurezza, ma non vi è alcun servizio speciale per loro". E gli equipaggi non vengono avvertiti.

Come noto anche nelle retrovie della sua sede di Londra EasyJet si presenta come un organismo diverso dalle imprese tradizionali. Tutti lavorano in uffici aperti, compresa la McCall, che - stando a quanto riferisce il cronista della Aargauer Zeitung - di fronte a sé ha il responsabile delle finanze e accanto l'unica stampante di tutta l'area. Dove la regola d'oro è l'efficienza, si stampa anche meno sapendo che ciascun foglio dovrà essere recuperato andando vicino alla CEO, commenta il giornalista.

 ATS 

 

 

 

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