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ZUGOSika, il verdetto

28.10.16 - 21:23
Il tribunale ha giudicato legale la limitazione al 5% dei diritti di voto della Schenker-Winkler, in mano alla famiglia fondatrice dell'azienda che vuole cedere la sua partecipazione a St-Gobain
Sika, il verdetto
Il tribunale ha giudicato legale la limitazione al 5% dei diritti di voto della Schenker-Winkler, in mano alla famiglia fondatrice dell'azienda che vuole cedere la sua partecipazione a St-Gobain

ZUGO - Vittoria di tappa per la direzione e per il consiglio di amministrazione della multinazionale Sika, con sede a Baar (ZG): il tribunale cantonale di Zugo ha infatti giudicato legale la limitazione al 5% dei diritti di voto della holding Schenker-Winkler, in mano alla famiglia fondatrice dell'azienda, che voleva cedere la sua partecipazione, e di fatto il controllo del gruppo, alla francese Saint-Gobain.

Per il management di Sika si tratta di un successo parziale, ma importante, in una vertenza che è sfociata in una delle più aspre battaglie giuridiche mai combattute in Europa per il controllo di un'azienda.

La vicenda trae origine dalla decisione della famiglia fondatrice Burkard-Schenker di vendere la sua partecipazione - pari al 16% del capitale, ma soprattutto al 53% dei diritti di voto - al gruppo francese Saint-Gobain per 2,75 miliardi di franchi, un prezzo di vendita superiore dell'80% al valore di mercato delle corrispondenti azioni. Saint-Gobain, in altri termini, attraverso questa operazione avrebbe potuto assumere il controllo di Sika senza avviare un'offerta pubblica di acquisto.

I manager aziendali - a cominciare dal CEO Jan Jenisch - e parte del consiglio di amministrazione erano saliti sulle barricate, cercando di contrastare la transazione, che a loro avviso avrebbe distrutto un modello industriale di successo.

Il tribunale di Zugo è stato chiamato ad esprimersi sulla correttezza di una misura, adottata nell'aprile del 2015 dall'assemblea generale degli azionisti di Sika, che aveva ridotto al 5% i diritti di voto della holding familiare: proprio grazie a questa manovra il consiglio di amministrazione era riuscito ad evitare che l'impresa fosse rilevata da Saint-Gobain.

Vistasi ridotti i diritti di voto su alcuni punti decisionali, la famiglia fondatrice aveva interposto ricorso, che questa sera il tribunale cantonale di Zugo ha tuttavia respinto. Non è per nulla detto che la sentenza odierna metta la parola fine al contenzioso. È infatti probabile che la famiglia ricorra alla corte d'appello e se necessario al Tribunale federale. Prima di giungere a una soluzione definitiva potrebbero quindi trascorrere anni.

Il gruppo Saint-Gobain, in un comunicato emesso in serata, ha intanto indicato di "aver preso atto" della decisione del tribunale di Zugo, confermando nel contempo la sua "volontà di proseguire nel progetto di acquisizione di Sika".

Fondata nel 1910 e con un giro d'affari di 5,5 miliardi nel 2015, Sika è attiva a livello mondiale nelle specialità applicate all'edilizia e all'industria. Saint-Gobain, azienda francese che produce materiali per l'edilizia, vanta vendite annue per 39 miliardi di euro.

ats
 
 

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