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CINAPil, + 6,7%. Obiettivo centrato

19.10.16 - 07:49
Il governo ha fissato a inizio 2016 un obiettivo compreso tra il 6,5% e il 7%
Pil, + 6,7%. Obiettivo centrato
Il governo ha fissato a inizio 2016 un obiettivo compreso tra il 6,5% e il 7%

PECHINO - Il Pil del terzo trimestre in Cina rispetta in pieno le previsioni e sale del 6,7% su base annua e dell'1,8% rispetto ai tre mesi precedenti: nel periodo gennaio-settembre, ha reso noto l'Ufficio nazionale di statistica, la crescita si è attestata al 6,7%. Il governo ha fissato a inizio 2016 un obiettivo compreso tra il 6,5% e il 7%.

Il Pil relativo al terzo trimestre ha confermato i valori del secondo e dunque rafforzato le attese del governo sul raggiungimento del target annuale del 6,5-7%.

Nei primi nove mesi del 2016 il prodotto interno lordo, salendo del 6,7%, ha toccato i 52'997 miliardi di yuan, pari a 7670 miliardi di franchi. L'economia, secondo Sheng Laiyun, portavoce dell'Ufficio nazionale di statistica, si è mantenuta espansiva con progressi nella "qualità della crescita" come effetto della domanda aggregata, della ristrutturazione dal lato dell'offerta produttiva e della positiva evoluzione di nuovi fattori guida.

Le vendite retail di beni di consumo sono aumentate del 10,4% a gennaio-settembre, contro il 10,3% del primo semestre. Gli investimenti fissi di asset (come macchinari e infrastrutture), hanno avuto, sempre negli stessi periodi, un calo dello 0,8%, a +8,2%. La produzione industriale è si è mantenuta al 6% grazie al sostegno della manifattura high-tech. Gli investimenti immobiliari hanno avuto un +5,8% (dal +5,4% dei primi otto mesi e +5,3% di gennaio-luglio).

In generale, i fattori primari sono stati le compravendite immobiliari e i maggiori investimenti pubblici a trainare la crescita, bilanciando la frenata dell'export (a settembre -10% annuo, nei valori espressi in dollari). Gli investimenti sono saliti del 9% a settembre, con le entità statali a +21,1% nei primi 9 mesi del 2016 e il settore privato s'è fermato a +2,5%.

La seconda economia mondiale sembra essere sufficientemente stabile, anche se alcuni recenti indicatori hanno fornito dati contrastanti, a partire proprio dall'export.

ats ansa

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