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UNIONE EUROPEADraghi, «la ripresa continua ma con minore slancio»

26.09.16 - 16:51
Per il presidente della Bce è «positivo» è che le informazioni in arrivo continuano a dare l'economia della zona euro «resiliente all'incertezza politica globale», specie dopo Brexit
Draghi, «la ripresa continua ma con minore slancio»
Per il presidente della Bce è «positivo» è che le informazioni in arrivo continuano a dare l'economia della zona euro «resiliente all'incertezza politica globale», specie dopo Brexit

BRUXELLES - «Ci aspettiamo che la ripresa nella zona euro continui a passo moderato e stabile, ma con meno slancio di quanto previsto a giugno»: lo ha detto il presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi parlando alla commissione Econ del Parlamento Ue.

Ma «positivo» è che le informazioni in arrivo continuano a dare l'economia della zona euro «resiliente all'incertezza politica globale, in particolare dopo il referendum britannico».

«È importante che la Ue vada incontro alle aspettative dei cittadini», e ciò richiede tre linee d'azione, ovvero concentrarsi sui bisogni reali degli europei, ristabilire la fiducia tra gli Stati e completare l'Unione economica e monetaria, ha continuato Draghi.

«L'inflazione continua a restare a livelli bassi» con un tasso annuale allo «0,2% per quest'anno per aumentare a 1,2% nel 2017». Il tasso d'inflazione «riflette il calo in passato del prezzo del petrolio e una debole crescita dei salari», mentre per l'anno prossimo aumenterà in linea con la riduzione dell'impatto del prezzo del petrolio. «La ripresa economica continua e un declino nel livello di surplus» invece nel 2018 dovrebbero «gradualmente spingere su l'inflazione all'1,6%», ha detto ancora Draghi.

«Voglio citare le parole del mio amico e collega Carlo Azeglio Ciampi al Parlamento europeo nel 2005: 'L'euro è la più grande dimostrazione della volontà unita degli europei, e una forza che porta all'integrazione politica'. E l'impegno politico alla base della nostra moneta unica è stato riaffermato fortemente durante la crisi. Ma sentimenti di insicurezza destano grande preoccupazione: non possiamo solo aspettare tempi migliori, ma proseguire gli sforzi», ha aggiunto.

Anche se finora, «nel breve termine», l'economia dell'Eurozona si è mostrata resistente alla Brexit, «sul medio-lungo termine è molto più difficile fare previsioni» e «più lunga sarà l'incertezza più rilevanti saranno le conseguenze», afferma Draghi. Di conseguenza «sino a che punto l'outlook economico sarà colpito dipende dai tempi, dagli sviluppi e dall'esito finale dei negoziati» con la Gran Bretagna, ha sottolineato.

«Pronti a usare tutti gli strumenti disponibili» - «Se giustificato, agiremo usando tutti gli strumenti disponibili nell'ambito del nostro mandato». Lo ha ribadito il presidente della Bce Mario Draghi in audizione all'Europarlamento,.

Egli ha inoltre assicurato che la Bce «continuerà a monitorare gli sviluppi economici e sui mercati finanziari da molto vicino» e che preserverà «la quantità molto sostanziale di sostegno monetario» prevista dalle proiezioni dell'Eurotower «necessaria a garantire un ritorno dell'inflazione a livelli inferiori ma vicini al 2% nel medio termine».

I tassi bassi «sono un sintomo della situazione economica soggiacente» e «riflettono deboli trend di crescita a lungo termine e il protratto rallentamento economico che è risultato dalla crisi», ha sottolineato Draghi. Per questo la politica monetaria accomodante della Bce ha potuto limitare «gli effetti negativi» degli shock, ma da sola «non può determinare il livello sostenibile dei tassi d'interesse reali». «Ciò significa» quindi, ha sottolineato il presidente della Bce, che «altri attori politici devono fare la loro parte, perseguendo politiche di bilancio e strutturali» per la crescita dell'Eurozona.

 

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