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CANTONE/SVIZZERAEcco come Google aiuterà le nostre aziende

27.09.16 - 08:06
Piattaforme per incentivare l'export e servizi gratuiti di e-learning: perché la digitalizzazione è «una priorità assoluta» per le piccole e medie imprese
Ecco come Google aiuterà le nostre aziende
Piattaforme per incentivare l'export e servizi gratuiti di e-learning: perché la digitalizzazione è «una priorità assoluta» per le piccole e medie imprese

LUGANO - Se è vero che, assicura Commercio Svizzera, 250.000 posti di lavoro sono a rischio perché «un'impresa commerciale su due è priva di know-how» digitale; se «nove aziende su dieci – giura il direttore Kaspar Engeli – hanno difficoltà a mettere in pratica la digitalizzazione» e vivono l'e-commerce più come «una minaccia» che un'opportunità, allora l'avvento di Google in Ticino è quasi una benedizione. Con la piattaforma Export Digital, presentata ieri alla Camera di Commercio da Gregor Doser, Industry Leader di Google Svizzera, e l'offerta formativa gratuita di atelierdigital.ch vuole infatti «spianare la strada verso nuovi mercati e verso la crescita», specie ai piccoli che dispongono di scarse risorse: in vista di una crescita economica a beneficio di tutti.    

Mr Doser, perché la Svizzera ha così bisogno di Google? 
«La trasformazione digitale è fondamentale per il successo: in particolare delle piccole e medie imprese. I processi di business e le esperienze dei clienti soprattutto si trovano al centro della digitalizzazione. Con il 91% delle economie domestiche dotate di internet, dati dell'Ufficio federale di statistica, con la fibra ottica, il 4G e l'utilizzo dello smartphone i consumatori svizzeri oggi sono all'avanguardia. In molti ambiti i canali digitali non possono sostituire completamente il contatto personale con i clienti, certo, ma possono integrarlo e offrire un valore aggiunto. In Svizzera sono molte le aziende che ne hanno urgente bisogno: la digitalizzazione dovrebbe essere in cima all'agenda di amministratori e dirigenti e far parte della pianificazione strategica per il prossimo anno. È una priorità assoluta».

Qual è il vostro target? 
«Non abbiamo obiettivi. La nostra filosofia è "mettere prima l'utente: tutto il resto seguirà". È importante che le aziende si rendano conto di come una parte fondamentale del business futuro sarà online e su canali digitali. Un potenziale enorme per trovare i clienti, in particolare all'estero: a patto che si investa in esso, in termini di know-how e competenze digitali». 

Finora non ci si è riusciti: o non abbastanza. Perché?
«In alcuni settori, come l'industria dei viaggi e del turismo, si è assistito a uno spostamento verso il digitale. Oggi un volo, un hotel o un pacchetto vacanza si prenotano per la maggior parte online. In altri settori, specie la vendita al dettaglio, l'e-commerce non è stato altrettanto facile. Ma i consumatori sono sempre più alla ricerca di prodotti e servizi online. Ogni società che voglia incrementare il proprio business dovrebbe essere visibile sul web, attraverso un sito ottimizzato per i dispositivi mobile. E la presenza, gratuita, su "Google my business", utile a essere trovati più facilmente attraverso servizi come Google Search e Google maps, diventa sempre più cruciale».

Come convincere gli scettici?
«Nel mondo degli affari bisogna correre dei rischi, semplicemente. Quanto all'approccio migliore per adottare strumenti digitali, basta iniziare a testarli».

Da queste parti il problema è soprattutto culturale. Il nuovo è spesso guardato con diffidenza: e l'ecommerce vissuto più come una minaccia, rappresentata dai vari Amazon e Zalando, che un'opportunità per tutti. Dunque, come si fa? 
«Interesse e curiosità ci sono: sia da parte degli utenti, sia delle aziende, i media, la politica. Lo sperimentiamo ogni giorno nel nostro ufficio Google di Zurigo, uno dei principali hub di ingegneria che conta oltre 1.800 dipendenti. Bisogna lavorare su questo ed entrare in un sistema economico più ampio. A questo scopo stiamo contribuendo attivamente a numerose partnership: per esempio con Switzerland Global Enterprise per l'esportazione, ProJuventute per l'alfabetizzazione digitale. E partecipiamo a iniziative nazionali come digitalswitzerland.com, che mira a guidare l'innovazione digitale in tutta la Svizzera. In questo quadro s'inserisce il lancio della piattaforma di apprendimento educationdigital.ch, realizzato solo pochi giorni fa assieme oltre venti aziende e istituzioni accademiche. Notiamo ogni giorno che la richiesta di corsi di competenze digitali è in crescita: e siamo orgogliosi di dire che negli ultimi cinque anni abbiamo formato oltre 30.000 persone provenienti da PMI svizzere, start-up o semplici cittadini grazie a "Learn with Google"». 

Come può l'e-learning essere sufficiente? 
«Siamo convinti che che l'e-learning sia un modo ottimo e complementare per insegnare a se stessi le competenze digitali essenziali, chiave del successo per un'impresa: accedendo da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento alla didattica via web. Per questo abbiamo lanciato da poco AtelierDigital.ch, con oltre 100 tutorial di apprendimento. Vogliamo che tutti abbiano le competenze digitali necessarie per beneficiare della rivoluzione tecnologica e condividere che la crescita - tra cui le piccole e medie imprese in Ticino». 

Un ambiente più difficile di altri, non trova? Come affrontarlo?
«Bisogna rompere con il modo tradizionale di fare business. Molte aziende si rendono conto delle potenzialità del web solo quando cominciano».

Tempi?
«Il processo di trasformazione digitale è individuale. Dipende dalla capacità la velocità con cui ci si apre a nuovi strumenti. Ognuno segue un percorso proprio: c'è chi comincia da dentro adottando tecnologie "cloud", chi preferisce esplorare e migliorare prima l'esperienza dei consumatori. Dal mio punto di vista, questo secondo caso potrebbe essere più interessante, facile e veloce per le piccole e medie imprese che vogliono accrescere rapidamente il proprio potenziale, per esempio attraverso la pubblicità dei suoi prodotti e servizi all'estero. O semplicemente in un'altra regione linguistica della Svizzera».

Costi? La mancanza di risorse, finora, è stato un deterrente. Come aggirarla?
«Con il web, appunto. "Google my business", per esempio, non costa nulla. Il marketing online con Google AdWords non richiede grossi budget. Ed è un modo molto conveniente per raggiungere nuovi clienti».

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