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Tutte le divisioni del gruppo specialista di componenti elettriche sono risultate in crescita
PFÄFFIKON (ZH)/HERISAU - Lo specialista appenzello-zurighese di componenti elettriche Hubner+Suhner ha archivato il primo semestre 2016 con un utile netto passato da un anno all'altro da 6,1 a 29,9 milioni di franchi.
Dopo un sensibile calo nel 2015, la redditività ha registrato uno sviluppo rallegrante nel corso dei primi sei mesi dell'anno, si legge in una nota odierna della società. L'utile operativo (EBIT) è cresciuto nel periodo sotto esame del 65% a 38,4 milioni.
I ricavi hanno segnato una progressione su un anno del 7,1% a 381,2 milioni. La crescita organica, corretta degli effetti monetari e del prezzo del rame (+0,6%), si è attestata al 6,6%. Le entrate in portafoglio hanno registrato dal canto loro un incremento del 9% a 388,4 milioni.
Tutte le divisioni del gruppo sono risultate in crescita. Il mercato delle comunicazioni ha registrato una crescita alquanto importante con una rialzo del 12,5% del giro d'affari. Nel segmento dei trasporti la progressione è stata del 3,2%. In leggera diminuzione il settore ferroviario, si legge nel comunicato; tale flessione è stata tuttavia più che compensata da una crescita che fa ben sperare nel settore automobilistico.
Per l'anno in corso, la direzione si dice fiduciosa. Nonostante gli effetti stagionali, che pesano normalmente sul volume degli affari nella seconda parte dell'esercizio, la società stima una crescita dei ricavi del 5% comparata al 2015, sempre che non vi siano forti oscillazioni dei cambi.
Nel 2015, il gruppo aveva sofferto gli effetti negativi legati all'apprezzamento del franco: la redditività era risultata fortemente in calo, come anche l'utile netto (-58,3% a 24,7 milioni) rispetto al 2014. Le vendite erano scese del 6% a 706 milioni.
