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SVIZZERARapporti Svizzera-Ue sul tavolo

26.08.16 - 11:29
Secondo Karrer la Svizzera non può influenzare l'evoluzione politica ed economica mondiale, ma può offrire condizioni quadro che permettano al Paese di rimanere fra i più attraenti al mondo
Rapporti Svizzera-Ue sul tavolo
Secondo Karrer la Svizzera non può influenzare l'evoluzione politica ed economica mondiale, ma può offrire condizioni quadro che permettano al Paese di rimanere fra i più attraenti al mondo

BERNA - Il futuro ruolo della Svizzera in Europa è stato al centro dell'assemblea annuale della federazione delle imprese svizzere Economiesuisse, svoltasi oggi a Berna.

Trenta mesi dopo l'accettazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa non è ancora disponibile una soluzione valida per applicare il mandato costituzionale, ha constato il presidente Heinz Karrer. La Svizzera si trova in un dilemma e la decisione della Gran Bretagna di uscire dall'Ue complica ulteriormente la ricerca di una soluzionale consensuale con l'Ue.

Secondo Karrer la Svizzera non può influenzare l'evoluzione politica ed economica mondiale, ma può offrire condizioni quadro che permettano al Paese di rimanere fra i più attraenti al mondo. Per farlo l'economia ha bisogno anche della fiducia degli ambienti politici e dalla società.

Un'economia fiorente - ha proseguito il presidente di Economiesuisse - necessita di una sicurezza giuridica elevata, di stabilità politica e di una forte coesione sociale. Perciò è importante che gli imprenditori si impegnino in seno alla società - in una forma o nell'altra - anche fuori dalla loro attività professionale, per esempio in associazioni, fondazioni o politica.

Il segretario di stato Jacques de Watteville, caponegoziatore sul dossier Svizzera-Ue, ha detto che relazioni ordinate con Bruxelles sono essenziali per preservare la prosperità, i posti di lavoro, la creazione di valore aggiunto, le competenze e le entrate fiscali in Svizzera. "Questo è possibile solo se si consolida la via bilaterale," ha affermato. A suo avviso Berna ha quindi bisogno di una soluzione consensuale con l'Unione europea sulla questione dell'immigrazione e di un'intesa sulle questioni istituzionali.

Il presidente del Politecnico federale di Zurigo, Lino Guzzella, ha ribadito l'importanza per gli atenei di poter accedere ai migliori talenti in Svizzera e nel mondo. Essenziale è inoltre la partecipazione al Programma quadro di ricerca e innovazione dell'Unione europea "Orizzonte 2020".

Ai 500 invitati il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann ha tramesso un messaggio del Consiglio federale. La giornata è poi proseguita con una tavola rotonda che ha visto protagonisti il presidente di Swissmem Hans Hess, il giornalista economico Beat Kappeler nonché i consiglieri nazionali Roger Köppel (UDC/ZH) e Matthias Aebischer (PS/BE), incentrata sul ruolo della Svizzera in Europa.

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COMMENTI
 

roma 7 anni fa su tio
tutto bello, ma...
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