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GIAPPONEBanca Giappone: raddoppia gli acquisti ma delude le attese

29.07.16 - 17:05
La strategia: politica monetaria espansiva ma solo con provvedimenti graduali
Banca Giappone: raddoppia gli acquisti ma delude le attese
La strategia: politica monetaria espansiva ma solo con provvedimenti graduali

TOKYO - Politica monetaria espansiva ma solo con provvedimenti graduali. La decisione della Banca del Giappone (Boj) di raddoppiare il programma di acquisto dei fondi pubblici, senza intervenire sul costo del denaro, e mantenendo inalterato il livello di esposizione sui titoli di stato, lascia però perplessi gli analisti in uno scenario globale dove aumenta l'incertezza per una economia mondiale (e locale) sempre più in frenata e con forti turbolenze dei mercati.

"L'obiettivo dell'istituto centrale è quello di creare sinergie con il piano di stimolo annunciato dal governo", ha detto il governatore Haruhiko Kuroda, nella conferenza che ha seguito il provvedimento, spiegando che le misure adottate fin qui non hanno ancora raggiunto il loro potenziale, e che "l'istituto si riserva altre opzioni di sostegno, in un quadro in cui le prospettive dell'economia globale continuano a essere incerte e i mercati finanziari rimangono instabili".

Lo scorso mercoledì l'esecutivo guidato dal premier Shinzo Abe aveva mostrato maggiore intraprendenza, annunciando un piano di stimolo per l'economia da 240 miliardi di euro, grazie a incrementi della spesa pubblica per infrastrutture e iniziative per accelerare le esportazioni agricole tramite sussidi fiscali e programmi di investimento a lunga scadenza.

Da parte sua l'istituto centrale si è pronunciato per un aumento del valore di acquisizione di fondi (Etf) su base annuale fino a 6.000 miliardi di yen (circa 56 mld di franchi), dai precedenti 3.300, senza valutare un ritocco dei tassi di interesse, già sui minimi storici a -0,1%, e continuando a fornire la stessa liquidità, pari a 80.000 miliardi di yen l'anno per comperare titoli di stato.

Le instabilità sui mercati valutari hanno inoltre convinto la Boj a raddoppiare il fondo in valuta statunitense che consente alle aziende nipponiche operanti all'estero di auto finanziarsi, pari a 24 miliardi di dollari.

Sul piano della crescita interna e il raggiungimento dell'obiettivo di inflazione al 2%, le prospettive sono ancora meno rosee. L'istituto ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita per l'anno fiscale 2016 al +1% dall'1,2%, e abbassato le stime sull'indice dei prezzi al consumo nello stesso periodo, a +0,1% rispetto alle precedenti valutazioni di +0,5%, rilasciate in aprile.

Negli ultimi 4 mesi l'inflazione anziché crescere, come negli auspici della Boj, è rimasta in territorio negativo, prevalentemente a causa della riduzione dei prezzi energetici.

I dati più recenti sulle spese mostrano una contrazione analoga degli acquisti delle famiglie negli ultimi 4 mesi; un indicatore chiave in Giappone dove i consumi contribuiscono al 60% della ricchezza prodotta dal Paese.

Gli attuali livelli di rivalutazione dello yen, il 16% nell'ultimo anno sul dollaro, continuano ad erodere i profitti delle aziende, che a sua volta si riflettono sul mancato adeguamento dei salari, quella che gli economisti giudicano la chiave di lettura per interpretare la spirale deflativa che soffoca la terza economia mondiale da quasi 20 anni. In un quadro di incertezza economica a livello globale, la decisione del premier Shinzo Abe di posticipare la contestata tassa sui consumi di oltre 2 anni, potrebbe da sola non bastare.

Pur escludendo di adottare iniziative estreme di politica monetaria, quale il sistema denominato 'helicopter money', per il governatore Kuroda, una revisione più incisiva e proporzionata delle valutazioni, nella prossima riunione di settembre, potrebbe diventare inevitabile.

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