Cerca e trova immobili

SVIZZERACredit Suisse: bene in borsa

28.07.16 - 10:17
La pubblicazione di un utile di 170 milioni di franchi nel secondo trimestre ha sorpreso in bene gli analisti
Credit Suisse: bene in borsa
La pubblicazione di un utile di 170 milioni di franchi nel secondo trimestre ha sorpreso in bene gli analisti

ZURIGO - Credit Suisse ha realizzato nel secondo trimestre un utile netto di 170 milioni di franchi, dopo la perdita di 302 milioni subita nei primi tre mesi dell'anno. Rispetto al secondo trimestre 2015 il risultato è però in flessione dell'84%.

L'istituto, ha fatto sapere il CEO Tidjane Thiam in un comunicato, ha saputo "migliorare la propria performance e operare in modo redditizio in un contesto volatile. Abbiamo proseguito nell'attuazione disciplinata della nostra strategia, riducendo ulteriormente la nostra base di costi e procedendo con il ridimensionamento nonché la riduzione dei rischi di Global Markets".

Il risultato ante imposte si è attestato a 199 milioni, contro una perdita di 484 milioni nel primo trimestre e un utile di 1,66 miliardi nel secondo trimestre 2015. I ricavi operativi sono stati pari a 5,11 miliardi, in rialzo del 10,1% nel raffronto con il trimestre precedente, ma in calo del 26,6% rispetto al corrispondente trimestre del 2015. L'afflusso netto di denaro fresco nella gestione patrimoniale è stato nella prima metà dell'anno di 11,3 miliardi di franchi.

I costi di esercizio sono stati ridotti a 4,94 miliardi: tre mesi prima erano ammontati a 4,97 miliardi, dodici mesi prima a 5,25 miliardi. Tuttavia in un anno il rapporto tra costi ed introiti è peggiorato di 12 punti percentuali all'82,3%. È però migliorata rispetto a fine marzo (84,5%), ha spiegato il responsabile delle finanze David Mathers in una conferenza telefonica. La banca si considera sulla buona strada per raggiungere o superare l'obiettivo di riduzione dei costi di fine 2016.

Nonostante i programmi di risparmio con migliaia di impieghi soppressi, tra aprile e giugno il numero degli effettivi è salito a ritmo annuale di 570 unità a 47'180. Per Mathers ciò è dovuto al fatto che la banca risparmia più sui servizi con collaboratori esterni che con i posti a tempo pieno. Tuttavia rispetto a fine marzo risulta comunque una flessione dell'1,2%.

La quota di fondi propri di base (CET 1 Ratio) è pari all'11,8%, mentre il requisito di capitale proprio non ponderato (CET 1 leverage ratio) è al 3,3%.

L'utile ottenuto nel secondo trimestre è superiore alle attese degli analisti che avevano pronosticato nuovamente cifre rosse. In media gli specialisti consultati dall'agenzia finanziaria awp avevano calcolato una perdita di 168 milioni, ricavi operativi di 5,04 miliardi e oneri per 5,11 miliardi di franchi.

Evoluzione eterogenea delle divisioni

Mentre nell'unità "Asia Pacific" l'utile netto è sceso su base annua del 12% a 911 milioni di franchi, il risultato ante imposte è diminuito del 44% a 206 milioni. Nel segmento "International Wealth Management" l'utile netto si è attestato a 1,15 miliardi (-2%), quello ante imposte è calato del 10% a 245 milioni di franchi.

"Swiss Universal Bank" ha realizzato ricavi netti di 1,34 miliardi di franchi, in flessione del 9% annuo a causa del rallentamento dell'attività dei clienti, mentre l'utile ante imposte si è contratto del 3% a 453 milioni. Nella nota il gruppo rileva che "abbiamo fatto richiesta di una licenza bancaria svizzera e prevediamo che la nuova entità giuridica, Credit Suisse (Svizzera) SA, diventi operativa nel quarto trimestre 2016. Siamo a buon punto con i preparativi per la prevista IPO parziale (20-30%) su Credit Suisse (Svizzera) SA entro fine 2017 se le condizioni dei mercati lo permetteranno".

Nella divisione "Investment Banking & Capital Markets" l'utile netto è calato del 4% a 543 milioni di dollari, quello ante imposte del 7% a 135 milioni. Per "Global Markets" risultano ricavi netti di 1,63 miliardi di dollari (-15%) e un utile ante imposte di 154 milioni (-61%). Infine la "Strategic Resolution Unit" ha registrato una perdita netta di 363 milioni e una ante imposte di 759 milioni.

In termini semestrali i ricavi operativi del gruppo bancario sono scesi nel giro di un anno da 13,60 a 9,75 miliardi di franchi. Il risultato netto è negativo per 132 milioni, contro un utile di 2,11 miliardi nella prima metà del 2015, mentre ante imposte la perdita è di 285 milioni contro un utile di 3,17 miliardi dodici mesi prima.

Per la seconda metà dell'anno Credit Suisse rimane prudente a causa delle forti tensioni geopolitiche e di problemi macro-economici importanti, aggravati dal referendum sulla Brexit. Il gruppo punta a una CET 1 Ratio dell'11-12% - senza tenere conto di significativi oneri per contenziosi -, la quale "ci consentirà di proseguire con la ristrutturazione pur continuando a investire".

Ticinonline è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
NOTIZIE PIÙ LETTE