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BERNA - Dopo aver presentato quattro anni fa una denuncia penale contro UBS, ora il Fondo Bruno Manser fa lo stesso con la FINMA. L'Autorità di vigilanza sui mercati finanziari è accusata di favoreggiamento: avrebbe intralciato un procedimento per riciclaggio contro UBS, che avrebbe lasciato transitare su suoi conti bustarelle versate da un industriale malaysiano. La FINMA ha immediatamente reagito, rispedendo al mittente le accuse del Fondo.
Nel 2014, durante una perquisizione nei locali di UBS, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) aveva trovato un memorandum approntato in precedenza dal numero uno bancario elvetico per la FINMA. Conformemente alla richiesta della banca, il documento era stato sigillato.
La settimana scorsa, il Tribunale federale (TF) ha accolto un ricorso dell'MPC, consentendo alla procura federale di visionare il memorandum. Secondo la banca, il documento non contribuirebbe per nulla alla ricerca della verità: conterrebbe unicamente informazioni sulla prassi di UBS per l'identificazione dei clienti e delle persone aventi economicamente diritto a un conto. Per i giudici del TF, sussiste invece un sospetto sufficientemente fondato contro UBS.
In una nota odierna, il Fondo Bruno Manser indica di aver presentato ora una denuncia penale anche contro la FINMA per violazione dell'obbligo di cooperare con le autorità penali. L'Autorità di vigilanza sui mercati finanziari è accusata di aver ritardato il procedimento di almeno tre anni. Alla FINMA viene rimproverato di aver violato i suoi doveri di sorveglianza e di aver favorito UBS.
Il Fondo ricorda che la grande banca è accusata di aver accettato un versamento di 90 milioni di dollari che Musa Aman - capo del governo dello stato di Sabah, situato nella parte del Borneo che appartiene alla Malaysia - avrebbe riciclato attraverso l'istituto elvetico.
Interrogato dall'ats, il responsabile della comunicazione di FINMA, Vinzenz Mathys ha indicato di non aver ancora preso conoscenza della denuncia del Fondo Bruno Manser. Mathys ha rilevato che oggetto della decisione del TF era unicamente quello di sapere se l'MPC fosse autorizzato a utilizzare il memorandum trovato presso UBS.
Dalla sentenza risulta che il rifiuto di trasmettere il documento alla procura federale fosse ingiustificato, si legge in una presa di posizione odierna della FINMA.
