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SVIZZERARichemont, esercizio 2015-16 da incorniciare

20.05.16 - 09:13
Il gruppo ginevrino attivo nel lusso ha avuto un aumento dell'utile netto (+67%) e del giro d'affari (+6%) e continuerà ad investire in Svizzera
Richemont, esercizio 2015-16 da incorniciare
Il gruppo ginevrino attivo nel lusso ha avuto un aumento dell'utile netto (+67%) e del giro d'affari (+6%) e continuerà ad investire in Svizzera

GINEVRA - Richemont ha resistito al contesto difficile nel settore dell'orologeria. Il gruppo ginevrino attivo nel lusso ha realizzato nell'esercizio 2015/2016, chiuso a fine marzo, un utile netto di 2,23 miliardi di euro (2,48 miliardi di franchi), in progressione del 67% rispetto all'anno precedente.

A contribuire all'aumento dell'utile netto è stata la fusione dell'ex filiale Net-a- Porter con Yoox. Inoltre l'anno prima una rettifica di valore degli averi in valute, dovuta all'abolizione della soglia minima di cambio franco-euro, aveva pesato per 686 milioni all'inizio del 2015, ha indicato oggi Richemont.

Il giro d'affari è aumentato del 6% a 11,1 miliardi di euro. In valute locali le vendite accusano però un calo dell'1% rispetto all'esercizio precedente. La crescita ha superato il 10% nei primi sei mesi, prima di scendere. Il risultato operativo si è contratto del 23% a 2,06 miliardi.

I mercati di Europa (+10% a 3,4 miliardi a tasso di cambio costante) Medio Oriente (+2% a 975 milioni) e Giappone (120% a 1,03 miliardi) hanno registrato un buon andamento degli affari e compensato la debolezza nella regione Asia-Pacifico (-13% a 3,93 miliardi) e nel continente americano (-1% a 1,74 miliardi).

Per settore, le vendite nella gioielleria sono progredite del 7% a 6,04 miliardi. Il risultato operativo è calato del 4% a 1,9 miliardi. Per quanto concerne il comparto orologiero, sul quale ha pesato la forza del franco, il fatturato è comunque cresciuto del 3% a 3,22 miliardi. Il risultato operativo è diminuito del 29% a 520 milioni.

Attualmente il periodo è "molto difficile" per industria orologiera ha detto il Ceo di Richemont, Richard Lepeu in una conferenza telefonica, in cui si è espresso per la prima volta sulla recente soppressione di 500 posti che si sono tradotti in un centinaio di licenziamenti nei cantoni di Ginevra, Neuchâtel e Vaud sino a fine aprile.

Il taglio del 5% degli effettivi in Svizzera era "necessario", ha detto aggiungendo che occorre mantenere il "livello di produzione in linea con quello delle vendite di orologi".

Il Ceo ha comunque aggiunto che il gruppo al momento intende continuare a puntare sulla Svizzera dove negli ultimi cinque anni ha investito oltre 600 milioni di franchi. Martedì inaugura il suo Campus ginevrino di alta orologeria a Meyrin (GE). C'è inoltre il progetto di una fabbrica a Sciaffusa per costruire movimenti propri.

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