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SVIZZERA707 milioni di utile per UBS

03.05.16 - 07:25
Il risultato nel primo trimestre cala del 64% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso
707 milioni di utile per UBS
Il risultato nel primo trimestre cala del 64% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso

ZURIGO - Confrontata con la difficile situazione del mercato e con il forte tentennamento degli investitori, UBS ha realizzato un utile netto di competenza degli azionisti di 707 milioni di franchi nel primo trimestre, a fronte degli 1,98 miliardi di un anno prima.

Le incertezze economiche e geopolitiche, combinate alla volatilità dei mercati globali hanno contribuito all'avversione al rischio dei clienti causando uno scarso volume delle transazioni, precisa un comunicato odierno della maggiore banca elvetica.

Il gruppo ha registrato un utile prima delle imposte di 978 milioni di franchi, in flessione del 64% rispetto ai 2,7 miliardi dell'anno precedente, malgrado il contribuito positivo di tutte le divisioni e regioni.

Il risultato netto realizzato da gennaio a marzo è anche inferiore dei 949 milioni di franchi del trimestre precedente.

I ricavi operativi si sono contratti di circa il 23% a 6,8 miliardi di franchi. «Tenuto conto dei livelli di attività della clientela insolitamente bassi, abbiamo continuato a gestire le nostre risorse in maniera efficiente, migliorando al contempo il controllo dei costi», sottolinea il CEO di UBS Sergio Ermotti citato nella nota. In occasione del primo bilancio annuale, il ticinese aveva previsto un avvio dell'anno difficile. Tuttavia, UBS non ha soddisfatto le previsioni degli analisti interrogati dall'agenzia Awp, che puntavano su un risultato netto medio di 815 milioni di franchi, un utile ante imposte di 1,13 miliardi e delle entrate per investimenti di 7,1 miliardi.

Le voci sulle ristrutturazioni non sono in questo caso state confermate. La banca prosegue nel programma di risparmio già avviato in vista del contesto difficile per i ricavi e riduce del 10% i costi, che nei tre mesi precedenti ammontavano a circa 5,9 miliardi. A marzo 2016 il Gruppo ha realizzato una riduzione dei costi totali per 1,2 miliardi rispetto all'intero esercizio 2013. UBS sostiene vi siano i presupposti per raggiungere il suo obiettivo di economizzare 2,1 miliardi entro la fine del 2017.

Le attività di gestione patrimoniale hanno conseguito una robusta raccolta di denaro che ammonta a 29 miliardi, la più elevata dal 2008. La gestione di Wealth Management ha inoltre registrato una raccolta netta di 15,5 miliardi di franchi, contro l'uscita di 3,4 miliardi dell'ultimo trimestre 2015. Gli afflussi sono stati particolarmente elevati nell'area Asia-Pacifico e nel segmento Ultra High Net Worth. L'utile prima delle imposte del comparto si è per contro ridotto del 41% su dodici mesi a 557 milioni. In questo caso, il volume delle transazioni risulta il più basso mai registrato in un primo trimestre, precisa UBS.

La divisione di gestione patrimoniale Wealth Management Americas ha visto i propri afflussi ridursi da 16,8 a 13,6 miliardi di dollari da un trimestre all'altro. L'utile prima delle imposte ha subito una flessione del 21,3% su confronto annuale a 211 milioni.

L'Investment Banking ha invece visto il proprio risultato trimestrale ante imposte affondare del 67% a 253 milioni di franchi da un esercizio all'altro. In questo caso UBS sostiene di aver continuato a gestire con prudenza i rischi e le risorse.

UBS sostiene di aver mantenuto la sua solida base di capitale con un coefficiente patrimoniale CET1 ad applicazione integrale delle regole per le banche svizzere di rilevanza sistemica (Swiss SRB) del 14,0%. L'indice di leva finanziaria è invece del 5,4%. Il Gruppo bancario si dice ben posizionato per soddisfare i requisiti, rivisti verso l'alto dal Consiglio federale, per le banche svizzere di rilevanza sistemica.

Il primo trimestre ha dunque sofferto della performance negativa dei mercati, della loro volatilità e delle incertezze macroeconomiche e geopolitiche. Se alcuni fattori si sono stabilizzati, altri persistono, come la debolezza dei tassi d'interesse e la forza del franco, in particolare rispetto all'euro.

Gli azionisti si vedono proporre un dividendo ordinario di 0,60 franchi per azione e un dividendo speciale di 0,25 franchi per azione per l'esercizio 2015. L'Assemblea generale ordinaria si terrà il 10 maggio.

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