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FRANCIARenault nega le frodi: «Rispettiamo le regole»

12.02.16 - 18:10
La casa francese sostiene che «tutte le nostre automobili sono in regola con le normative dei mercati»
Renault nega le frodi: «Rispettiamo le regole»
La casa francese sostiene che «tutte le nostre automobili sono in regola con le normative dei mercati»

PARIGI - «Non c'è alcuna frode o inganno in Renault» sulle emissioni inquinanti dei veicoli diesel, «tutte le nostre automobili sono in regola con le normative dei mercati». Nega categoricamente ogni possibilità di un nuovo 'caso Volkswagen' in terra transalpina Carlos Ghosn, parlando in coda alla presentazione dei risultati annuali prima ancora che qualcuno possa fargli una domanda sul tema.

«È stato certificato da una commissione d'inchiesta del governo francese che le nostre auto non sono dotate di alcun software fraudolento», ha spiegato l'amministratore delegato della casa francese, promettendo nuove innovazioni in materia di riduzione dell'inquinamento, su cui è già al lavoro un «team ingegneristico» ad hoc.

«L'importante sulle emissioni è non promettere qualcosa che non si può mantenere», ha aggiunto Ghosn, non senza precisare che un'auto testata su strada «avrà sempre un livello di emissioni differente da quello dei test" in laboratorio, perché "le condizioni saranno sempre diverse».

Il top manager sottolinea poi come il 2015 sia stato «un anno molto positivo per Renault», che ha raggiunto in anticipo di due anni l'obiettivo di un margine operativo al 5,1% del fatturato, e chiuso l'esercizio con un utile netto in aumento del 48,1% a 2,96 miliardi di euro.

Risultati raggiunti nonostante l'impatto negativo della «congiuntura eccezionalmente difficile» in Russia sulla filiale locale AvtoVAZ, che hanno portato nei conti del costruttore transalpino una minusvalenza da 620 milioni di euro, di cui 395 milioni di quota-parte delle perdite della società e 225 di svalutazione del valore dell'investimento "per riportarlo al valore di Borsa dei titoli AvtoVAZ".

Su questo fronte, Renault e gli altri componenti della holding Ara BV, che controlla la casa automobilistica russa, hanno aperto le trattative «in vista di una prossima ricapitalizzazione, che potrebbe condurre al consolidamento di questa azienda in Renault».

Per il 2016, il gruppo francese mantiene i propri obiettivi di"aumentare il fatturato (a perimetro costante), migliorare il margine operativo e generare un «free cash flow positivo nel settore automobili», come già successo nel 2015. Una guida che si appoggia sulla previsione di un mercato globale in espansione dell'1-2%, trainato da Cina e India ma che ancora non riceverà «nessuna buona notizia» dal fronte russo, un tempo «Paese più redditizio» per la casa della Losanga.

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