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Alla base c'è un accordo 'win-win', con vantaggi per entrambe le parti
TEHERAN - Un accordo 'win-win', con vantaggi per entrambe le parti. Così il nuovo modello di contratto per gli investitori stranieri nell'Oil&gas è stato definito dal ministro iraniano Bijan Namdar Zanganeh, in apertura del summit internazionale sul settore oggi a Teheran.
Il nuovo contratto prevede la creazione di joint-venture con i gruppi stranieri nei settori gas e petrolio, e che vi sia anche un trasferimento di tecnologia nell'industria iraniana.
L'Iran del dopo-accordo sul nucleare infatti, ha sottolineato il ministro del petrolio secondo l'Irna, si propone di cogliere l'opportunità della nuova collaborazione con le compagnie straniere per rafforzare la propria industria nel settore, con progetti di sviluppo sia in tutte le fasi della produzione del petrolio che negli investimenti nella petrolchimica e nella raffineria.
Per questo cerca partner qualificati all'estero. Gli investitori stranieri sono benvenuti, ha proseguito Zanganeh, e troveranno un Paese molto diverso da quello di due decenni fa.
Il nuovo contratto (Iran Contract Model, Ipc), che ha richiesto al governo due anni di lavoro, supera la vecchia formula del buy-back, che prevedeva che l'Iran pagasse alla controparte una quota fissa qualunque fosse la produzione.
Ora invece i partner stranieri delle nuove joint venture, istituite dalla National Iranian Oil Company (Nioc), saranno compensati con una propria quota del prodotto.
