Il gruppo neocastellano specializzato nelle tecnologie per l'industria elettronica ha annunciato che sposterà sempre più in Romania e in Asia la fabbricazione di prodotti su larga scala
NEUCHÂTEL - Cicor delocalizza la produzione all'estero: il gruppo neocastellano specializzato nelle tecnologie per l'industria elettronica ha annunciato che sposterà sempre più in Romania e in Asia la fabbricazione di prodotti su larga scala.
Entro la fine del 2016 verranno in particolare raddoppiate le capacità produttive ad Arad, in Romania, grazie alla costruzione di un nuovo complesso, spiega la società con sede a Boudry (NE) in un comunicato odierno.
Nel contempo verranno però potenziate le attività di sviluppo in Svizzera: a Bronschhofen, nel canton San Gallo, sarà creato un nuovo centro di competenza. Lo stesso sito ospiterà anche a partire da agosto la direzione del gruppo.
L'obiettivo della ristrutturazione - già peraltro annunciata un mese fa e che comporta lo spostamento a Bronschhofen dell'attuale ufficio di vendita a Quartino (TI) - è aumentare la redditività. Il gruppo punta infatti ad avere un margine Ebitda superiore al 10%.
Le misure sono anche una conseguenza del rafforzamento del franco: nel primo semestre l'utile è infatti arretrato del 75% a 0,6 milioni, mentre il giro d'affari è sceso di oltre il 10% a 92 milioni.
La strategia di Cicor è chiara: "sviluppo in Svizzera, produzione al miglior prezzo possibile", ha indicato all'ats il presidente della direzione Jürg Dübendorfer.
ats