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TURCHIAG20: no a svalutazioni competitive e protezionismi

05.09.15 - 17:51
È quanto si legge nel comunicato finale dell'evento
G20: no a svalutazioni competitive e protezionismi
È quanto si legge nel comunicato finale dell'evento

ANKARA - Il G20 finanziario ribadisce l'impegno ad "evitare svalutazioni competitive e a resistere a ogni forma di protezionismo". È quanto si legge nel comunicato finale. Nel corso del vertice c'è stata una analisi "degli sviluppi della situazione economica, delle prospettive di crescita" e delle "recenti volatilità dei mercati finanziari". Nessun riferimento diretto alla Cina.

Nel documento finale del G20 finanziario si ribadisce anche "l'impegno a muoversi verso un sistema di cambio più determinato dalle forze del mercato e che riflettano i sottostanti fondamentali economici" e a "evitare persistenti squilibri sui tassi di cambio".

Lagarde: "Aumentare lo sforzo congiunto" - "È cruciale" che i Paesi del G20 "aumentino gli sforzi per una tempestiva ed effettiva implementazione delle strategie di crescita". Così la direttrice del Fondo monetario internazionale (Fmi) Christine Lagarde al termine del G20. Serve "uno sforzo congiunto" per affrontare l'attuale congiuntura di crescita "moderata e irregolare", anche mantenendo politiche monetarie accomodanti.

"Il G20 si è tenuto in un momento di nuova incertezza per l'economia globale fra la crescente volatilità del mercato finanziario, il calo dei prezzi delle commodity, il deprezzamento delle valute in alcuni paesi, e la transizione della crescita cinese. I rischi al ribasso sono aumentati", afferma Lagarde, sottolineando che è necessaria uno sforzo "politico concertato per affrontare queste sfide, inclusa una politica monetaria accomodante nelle economie avanzate, politiche fiscali favorevoli alla crescita e riforme strutturali per aumentare la produttività".

"La maggiore sfida per l'economia globale è che la crescita resta moderata e incerta. Per le economie avanzate, l'attività è prevista accelerare solo in modo modesto quest'anno e il prossimo. Per le economie emergenti, le prospettive si sono indebolite nel 2015 rispetto all'anno precedente, anche se una ripresa è prevista il prossimo anno. È cruciale che il G20 aumenti gli sforzi per assicurare una tempestiva ed efficace attuazione delle strategie di crescita".

 

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