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SVIZZERA"Iniziativa contro l'immigrazione di massa: decisiva per il mercato del lavoro"

04.09.15 - 12:12
Economiesuisse ritiene fondamentale chiarire i rapporti con l'Europa
"Iniziativa contro l'immigrazione di massa: decisiva per il mercato del lavoro"
Economiesuisse ritiene fondamentale chiarire i rapporti con l'Europa

BERNA - La Svizzera deve chiarire le sue relazioni con l'Europa, perché l'applicazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa è decisiva per il mercato del lavoro e per le decisioni d'investimento delle aziende: lo ha affermato il presidente di Economiesuisse Heinz Karrer, in occasione dell'assemblea annuale dell'organizzazione. Per la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga nei confronti dell'UE non si può essere isolati politicamente e partecipare a livello economico.

La giornata 2015 dell'economia non poteva non affrontare il tema del rafforzamento del franco. Le imprese esportatrici - si legge in un comunicato odierno di Economiesuisse - risentono ancora dello shock provocato dall'abolizione del tasso minimo di cambio con l'euro e dell'introduzione di tassi d'interesse negativi. È possibile che l'impatto possa manifestarsi in futuro in modo ancora più marcato.

"In simili condizioni è sorprendente costatare che il mondo politico a Berna, cosciente della situazione, si ostini imperturbabilmente a proseguire sulla propria strada invece di fare il possibile per non peggiorare ulteriormente le condizioni quadro dell'economia", ha detto Karrer.

L'iniziativa sull'immigrazione di massa deve essere messa in pratica in modo da non danneggiare l'economia: in caso di un'applicazione troppo rigida un quarto delle aziende potrebbe ridurre l'organico. "Non c'è spazio per gli esperimenti", ha puntualizzato il presidente della federazione delle imprese elvetiche.

Il mantenimento degli accordi bilaterali non dipende peraltro unicamente dall'applicazione dell'iniziativa UDC. L'UE fa dipendere la ricerca di una soluzione per quanto concerne la libera circolazione delle persone e l'estensione dell'accesso al mercato interno dai negoziati da un accordo quadro istituzionale.

Gli ambienti economici sono peraltro coscienti del contributo che possono dare per utilizzare meglio il potenziale di manodopera indigena. Viene in particolare sostenuta la campagna lanciata in gennaio e volta ad aumentare la quota d'attività delle persone di una certa età, delle donne, dei giovani e dei disabili.

Nel suo messaggio a nome del Consiglio federale Sommaruga ha parlato di una relazione fra Berna e Bruxelles "messa a dura prova". Secondo la ministra di giustizia chiarire questi rapporti è il principale compito politico dei prossimi anni.

"L'isolamento in materia di politica estera e la partecipazione economica al mercato dell'UE sono due cose inconciliabili", ha sostenuto Sommaruga, in base al testo scritto diffuso da Economiesuisse. "O noi ci ripieghiamo su noi stessi, o facciamo parte dello spazio economico. Pretendere che le due cose siano possibili contemporaneamente significa ingannare la popolazione".

Un invito alla riflessione è giunto da Aymo Brunetti, professore di economia politica all'Università di Berna. Oggi l'economia svizzera va molto bene: si corre dunque il rischio dell'autosoddisfazione, un po' come all'inizio degli anni '90, ha sostenuto lo specialista.

Nonostante chiari segnali in quegli anni non si è intrapresa nessuna riforma importante. E nel momento in cui ciò è stato fatto, i relativi costi sono stati inutilmente alti a causa del crollo congiunturale. Oggi si avvertono segnali chiari su tematiche analoghe: gli accordi bilaterali con l'UE sono in pericolo, le lacune di finanziamento delle assicurazioni sociali sono prevedibili e il franco è nettamente sopravvalutato.

"Gli ambienti politici dovrebbero prendere sul serio questi segnali e non aspettare che la situazione si deteriori fortemente", ha messo in guardia l'ex capo economista della Segreteria di Stato dell'economia (SECO). A suo avviso durante la prossima legislatura sarebbe opportuno occuparsi prioritariamente di consolidare la via bilaterale e di adattare l'età di pensionamento all'evoluzione demografica.

Riguardo alle aspettative nei confronti del prossimo parlamento è stato poi tenuto un dibattito tra personalità politiche di vari partiti, manager e imprenditori.

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