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MERCATI FINANZIARILa Cina spaventa ancora

01.09.15 - 19:36
Le Borse europee bruciano 216 miliardi di capitalizzazione
La Cina spaventa ancora
Le Borse europee bruciano 216 miliardi di capitalizzazione

MILANO - I timori per la Cina e il suo impatto sulla crescita globale affondano ancora le Borse mondiali, con perdite che prima bersagliano Shanghai e Tokyo, poi i mercati europei, per colpire quindi in serata Wall Street.

In Europa alla fine vanno in 'fumo' l'equivalente di 216 miliardi di capitalizzazione, con un calo per l'indice paneuropeo Stoxx 600 del 2,82%.

Le apprensioni sulla locomotiva cinese sono state innescate questa volta dai dati sull'andamento del settore industriale e in particolare dall'indice dei direttori degli acquisti (pmi) nel comparto manifatturiero.

In Cina ad agosto è sceso ai minimi da tre anni a 49,7 punti, dopo che a luglio si era attestato a 50 punti, soglia sotto la quale si parla di contrazione dell'attività produttiva. Il mercato azionario ha quindi sbandato e Shanghai è arrivata a perdere nella notte più del 4%, per poi limitare i danni chiudendo in calo dell'1,23% (ma l'indice Shenzhen Composite ha perso il 4,61%). Tokyo ha chiuso invece in calo del 3,84%.

Le Borse europee hanno quindi preso il via in netta flessione. E anche i dati sull'industria manifatturiera giunti in mattinata nel Vecchio Continente non hanno affatto galvanizzato il mercato, attestandosi in diversi casi sotto le attese.

Se infatti l'indice Pmi ad agosto in Germania è salito a 53,3 punti da 51,8 di luglio, con il livello più alto dall'aprile 2014, quello francese è calato 48,3 (era a 49,6). Una serie di dati in chiaroscuro, insomma, con il pmi manifatturiero dell'eurozona limato a 52,3 punti, rispetto ai 52,4 punti di luglio.

Negli Usa l'indicatore dei manager degli acquisti misurato da Markit è apparso lievemente sopra le attese, ma il dato sull'industria segnalato dall'indice Ism ad agosto è stato decisamente deludente e in evidente calo rispetto a luglio. In questo malumore globale a Dow Jones e Nasdaq non è rimasto che peggiorare dopo un calo già deciso in avvio.

Alla chiusura dei listini europei il Dow Jones viaggia in calo del 2,2%, mentre il Nasdaq segna perdite vicine al 2%. Affondano un pò ovunque gli energetici con il petrolio che fa un tonfo a New York di oltre l'8%, dopo il maggior rally da 25 anni e un balzo del 27% tra giovedì e lunedì in scia anche all'intervento dell'organizzazione dei paesi produttori Opec.

ats ansa

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