Avrebbe effettuato 222 transazioni per conto di un cliente a Zurigo il cui nome era sulla lista delle persone oggetto di sanzioni negli Stati Uniti
NEW YORK - UBS ha accettato di pagare 1,7 milioni di dollari per evitare di essere perseguita negli Stati Uniti, dove era accusata di non aver applicato sanzioni antiterrorismo contro un suo cliente. Lo ha reso noto stasera una nota del Dipartimento del Tesoro.
Secondo il dipartimento, UBS avrebbe effettuato 222 transazioni tra il 2008 e il 2013 per conto di un cliente a Zurigo il cui nome (non indicato) era sulla lista delle persone oggetto di sanzioni negli Stati Uniti in base alla legislazione antiterrorismo.
Il conto era stato aperto all'inizio degli anni Novanta, prima della menzione dell'individuo nella lista nera americana nel 2001. Secondo il Tesoro, UBS avrebbe continuato a procedere a transazioni e investimenti per questa persona, per un ammontare di 2,466 milioni di dollari.
Un portavoce di UBS si è rallegrato dell'accordo. Secondo le sue dichiarazioni all'agenzia Reuters, è stata la stessa banca ad accorgersene e a segnalare il caso alle autorità.