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UNIONE EUROPEAPiano Juncker, definite le regole di funzionamento dell'Efsi

22.07.15 - 17:27
La strategia dovrebbe cominciare a funzionare a settembre
Piano Juncker, definite le regole di funzionamento dell'Efsi
La strategia dovrebbe cominciare a funzionare a settembre

BRUXELLES - Sono state formalmente definite le regole di funzionamento dell'Efsi, il fondo per la realizzazione del Piano Juncker da 315 miliardi di euro, che ha tutti gli elementi ora per avviarsi a funzionare a settembre.

La Commissione Ue, che ha firmato l'intesa con la Banca europea per gli investimenti (Bei) per la costituzione e la governance del Fondo per gli investimenti strategici, ha anche confermato nelle linee guida per i contributi nazionali, tramite le banche di promozione nazionale, le piattaforme per gli investimenti e i cofinanziamenti, che questi se in forma 'one off', una tantum, verranno esclusi dal computo del deficit.

Sono finora nove i paesi che hanno deciso di contribuire in questo modo: Italia, Francia, Germania, Polonia, Gran Bretagna, Spagna, Lussemburgo, Bulgaria e Slovacchia.

Confermato anche che i finanziamenti tramite l'Efsi non verranno considerati aiuti di stato, mentre gli interventi degli stati membri di cofinanziamento dovranno essere comunque valutati ma avranno una corsia preferenziale con un tempo di esame non superiore alle sei settimane.

Commissione e Bei hanno intanto proceduto alla nomina dei membri dello Steering board dell'Efsi (quattro, tre provenienti dalla prima istituzione e uno dalla seconda), i cui direttore e vicedirettore, in carica per tre anni rinnovabili una sola volta, verranno scelti a settembre previa audizione dell'Europarlamento. Sono invece in corso di selezione i membri del Comitato per gli investimenti (otto, saranno professionisti).

L'Europarlamento avrà un ruolo di monitoraggio e supervisione, insieme alla Corte dei conti Ue. Sarà operativo in autunno, invece l'Advisory Hub per gli investimenti, ed entro fine anno il portale web per i progetti in cerca di finanziamenti. "per la prima volta c'è un cambiamento fondamentale nell'uso del bilancio Ue, che passa dai fondi alle garanzie, dai sussidi ai prestiti", ha sottolineato il presidente della bei Werner Hoyer.

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