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GRECIASi teme il 'caos' in borsa

05.07.15 - 20:32
L'euro apre in calo dell'1% ad avvio scambi in Australia
Si teme il 'caos' in borsa
L'euro apre in calo dell'1% ad avvio scambi in Australia

ATENE - Scatta l'allarme rosso sui mercati. Se i risultati definitivi del referendum greco dovessero confermare la vittoria del 'no', lo spettro della Grexit - l'uscita della Grecia dall'Eurozona - diventerà un'opzione concreta. E l'effetto, confermano le previsioni di analisti, gestori e banche d'affari, è quello di assistere, almeno nel breve termine, a violenti scossoni sulle borse, a una caduta dell'euro e a un'impennata dei rendimenti dei titoli di Stato dei Paesi periferici, btp inclusi.

I primi effetti del referendum greco si vedranno alla riapertura del mercato valutario in serata, quando a Sydney l'euro inizierà ad essere scambiato sulle principali valute mondiali. Poi toccherà alle borse asiatiche (Tokyo e Sydney alle 2.00 ora svizzera, Hong Kong e Shanghai alle 4.00) reagire non solo allo schiaffo di Atene all'ex Troika ma anche alla paura per lo scoppio di una bolla azionaria sui listini cinesi.

Nel fine settimana il governo di Pechino ha rafforzato le misure (fino ad ora inefficaci) a sostegno delle borse di Shanghai e Shenzhen, crollate del 30% in tre settimane bruciando 2.800 miliardi di dollari di capitalizzazione. È stato varato un fondo da 19,3 miliardi di dollari, sono state sospese tutte le nuove quotazioni e 25 gestori si sono impegnati a non liquidare per un anno i propri titoli azionari.

Ma è sulle Borse del Vecchio Continente e sui titoli di Stato che il 'no' di Atene all'austerity rischia di trasformarsi in uno tsunami, come peraltro si è già intravisto dopo la decisione di Atene di indire il referendum, con 287 miliardi di euro bruciati nella seduta di lunedì scorso e l'Euro Stoxx 50 crollato del 4,2%. Molti gestori, riporta Bloomberg, temono il "caos". "Il mercato non ha ancora 'prezzato' un potenziale no" afferma David Joy, Chief market strategist di Ameriprise Financial, gestore con asset per 815 miliardi di dollari. "Vedremo un altro round di volatilità al ribasso superiore a quello di lunedì. Il movimento sarebbe più violento".

Goldman Sachs ha previsto un aumento degli spread sui titoli di stato di 200-250 punti base, con il rendimento dei Btp in salita anche oltre il 3%, livello che imporrà alla Bce di intensificare gli acquisti di bond governativi. Mentre le azioni verranno vendute a mani basse, con l'euro stoxx visto in calo a 3.150 punti (-8,5% sui livelli attuali). Per Standard & Poor's una Grexit costerebbe all'Italia 11 miliardi di maggiori interessi sul debito nel biennio 2015-2016, il conto più alto sui 30 miliardi previsti per l'eurozona.

Secondo Credit Suisse il 'no' rende "difficile" l'ok a un terzo programma di aiuti da parte degli Stati Ue (sei dei quali, tra cui la Germania, devono ottenerne l'approvazione in Parlamento) e aumenta al 75% le probabilità di una Grexit, con una possibilità su tre di innescare una crisi sistemica. L'istituto elvetico prevede nuove chiusure per le banche greche e fissa al 20 luglio il giorno del default, quando gli istituti di Atene non potranno rimborsare la Bce e l'Eurotower ritirerà le linee di credito di emergenza.

Euro apre in calo - Alla riapertura del mercato valutario in Australia, l'euro avvia le contrattazioni in ribasso dell'1% a 1,1007 sul dollaro.

 

 

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