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SVIZZERAAgevolazioni fiscali, il nome delle imprese non dev'essere fatto

29.06.15 - 12:54
La Conferenza dei Direttori cantonali dell'economia pubblica invoca il segreto fiscale e si oppone
Agevolazioni fiscali, il nome delle imprese non dev'essere fatto
La Conferenza dei Direttori cantonali dell'economia pubblica invoca il segreto fiscale e si oppone

BERNA - Il nome delle imprese che nell'ambito della promozione della piazza economica ottengono agevolazioni fiscali non deve essere reso pubblico: lo ha sostenuto la Conferenza dei Direttori cantonali dell'economia pubblica (CDEP) esprimendosi sugli sgravi concessi in applicazione della nuova politica regionale. Secondo la CDEP "all'interno dello stato vi è oggi sufficiente trasparenza".

Secondo la modifica dell'ordinanza messa in consultazione dal Consiglio federale fino all'8 luglio, in futuro i nomi delle imprese così come le agevolazioni fiscali accordate dovrebbero essere comunicati annualmente. La CDEP, rimandando al segreto fiscale, si oppone a questo cambiamento.

Per quanto riguarda la trasparenza non occorre andare oltre lo stretto necessario, ha comunicato oggi la CDEP. Dal momento che gli organi di controllo autorizzati hanno accesso alle cifre secondo regole definite, la trasparenza all'interno dello Stato è sufficiente, sottolinea la nota.

Secondo il progetto del Dipartimento di Johann Schneider-Ammann le agevolazioni fiscali destinate ad attirare le imprese nelle regioni periferiche dovrebbero avere un tetto massimo dal luglio 2016. Le zone che ne beneficiano non saranno necessariamente le stesse, dal momento che la precedenza va ai centri regionali.

La CDEP chiede tuttavia un'estensione moderata della cerchia dei beneficiari. Auspica che la zona di applicazione copra fino al 15% della popolazione del Paese, mentre il Consiglio federale ha proposto di fissare il limite al 10%.

La CDEP sostiene tuttavia l'orientamento della revisione in particolare l'introduzione di un tetto massimo per l'alleggerimento fiscale e l'adeguamento della zona di applicazione.

In occasione della assemblea plenaria la CDEP ha inoltre ribadito la sua opposizione alla nuova legge federale relativa alle ore di apertura dei negozi. Per motivi legati al federalismo - indica la nota - è preferibile che i cantoni regolino gli orari dei negozi.

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