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MONDOGrecia, Borse europee in preda al panico

29.06.15 - 08:40
Tonfo delle piazze asiatiche nella notte. Le banche resteranno chiuse fino al 6 luglio, da domani pomeriggio riapriranno i bancomat. Male l'euro, si rafforza il franco
Grecia, Borse europee in preda al panico
Tonfo delle piazze asiatiche nella notte. Le banche resteranno chiuse fino al 6 luglio, da domani pomeriggio riapriranno i bancomat. Male l'euro, si rafforza il franco

ATENE - L'ipotesi Grexit, con l'uscita sempre più concreta di Atene dall'Eurozona, spaventa la Borsa di Tokyo che termina gli scambi con un tonfo del 2,88%: l'indice Nikkei brucia quasi 600 punti e si attesta a quota 20.109,95, a ridosso dei minimi intraday.

Molto male anche le altre piazze asiatiche: Shanghai perde il 7%, Shenzhen il 4%, mentre Hong Kong fa registrare un -6,4%. Non va meglio la situazione a Seul (-4,09%), Mumbay (-2,8%), e anche l'australiana Sydney ha chiuso ampiamente in territorio negativo: l'indice S&P/ASX200 cede il 2,23% a 5.422,5 punti.

Borse europee prese dal panico - Borse europee in preda al panico dopo il fallimento della trattativa sulla Grecia. A oltre mezz'ora dalla campanella iniziale i futures sulle piazze europee cedono il 5,8%. Particolarmente colpite risultano Parigi e Francoforte. Gli analoghi contratti sui listini statunitensi cedono l'1,3% con l'indice Dow Jones) e l'1,45% con il Nasdaq.

Al pari degli altri mercati europei, la Borsa svizzera ha aperto oggi le contrattazioni in forte calo a causa del rischio sempre più concreto di default della Grecia. Alle 9.15 l'SMI cede il 2,87% a 8'749.43 punti, l'SPI il 2,73% a 8'887.85 punti.

Nei primi scambi, a Londra il FTSE 100 perde il 2,18% a 6'606,49 punti, a Francoforte il DAX scende del 3,97% a 11'036,53, a Parigi il CAC 40 segna un calo del 3,8% a 4'868 punti e a Milano il FTSE Mib lascia sul terreno il 4,95% a 22'628 punti. La Borsa di Atene rimane oggi chiusa.

Banche chiuse - Il Consiglio greco di stabilità sistemica è stato convocato dal ministro delle finanze Yanis Varoufakis sino alla tarda serata di ieri e alle prime ore dell'alba il governo di Atene ha emesso un decreto con cui ha imposto controlli sui capitali.

Secondo il decreto le banche rimarranno chiuse fino al 6 luglio ma la data potrà essere prorogata. Inoltre è entrato in vigore un limite di 60 euro per il prelievo di contanti dai bancomat mentre le carte di credito e di debito potranno essere utilizzate solo per i pagamenti all'interno della Grecia. Le transazioni bancarie elettroniche saranno limitate ai trasferimenti sul territorio ellenico.

Il limite per i prelievi con le carte che sono state emesse all'estero sarà determinata dal ministro delle finanze. Inoltre, la Ragioneria generale dello Stato formerà un comitato per le transazioni bancarie che approverà le operazioni verso l'estero come i pagamenti di forniture mediche. Infine, fonti governative hanno riferito che i controlli di capitale imposti non influiranno su coloro che viaggiano in Grecia e che desiderano effettuare operazioni con carte di credito o di debito dall'estero.

Petrolio in calo - L'effetto Grecia si fa sentire anche sulle quotazioni del petrolio, che calano sia per il rialzo del dollaro sia per il probabile contraccolpo sull'economia del Vecchio Continente da un'uscita di Atene dall'euro.

Il greggio Wti del Texas cede così 1 dollaro a 58,63, mentre il Brent del Mare del Nord arretra dell'1,4% a 62,4 dollari al barile.

Italia, balzo dello spread - Vola lo spread fra Btp italiani e Bund tedeschi: il differenziale schizza a 197 punti contro i 123 della chiusura di venerdì. Il rendimento espresso è pari al 2,7%. Anche lo spread dei 'bonos' spagnoli sale a 182 punti.

Male l'euro, si rafforza il franco svizzero - L'euro, sulla scia di quanto visto nella notte in Asia, cede l'1,4% verso il dollaro a quota 1,101 e perde terreno verso lo yen (-2,5%) e la sterlina (-1,23%). Per contro si sta rafforzando il franco svizzero: alle 8.20 di questa mattina veniva scambiato a 1,0343 sull'euro. L'indebolimento della valuta europea preoccupa anche la Cina: il premier Li Keqiang afferma che è "nell'interesse della Cina avere un euro forte e un'Europa forte". In una intervista al tedesco 'Handelsblatt', Li Keqiang aggiunge che "nel mercato interno cinese c'è ancora una forte domanda". La Cina può mantenere "una crescita a lungo termine".

L'oro torna 'bene rifugio' - Le quotazioni dell'oro salgono dell'1,1% a 1188,23 dollari, riprendendosi dal ribasso della scorsa settimana quando un accordo fra i creditori e la Grecia sembrava vicino.

Vertice d'emergenza a Berlino - È previsto oggi alle 13.00 in cancelleria a Berlino il vertice di emergenza convocato dalla cancelliera Angela Merkel, in seguito alla interruzione del negoziato con Atene, per ottenere il parere dei leader di partiti tedeschi.

Nelle scorse settimane, i vistosi tentativi della cancelliera di trovare un compromesso con Alexis Tsipras avevano trovato molta resistenza interna, soprattutto fra i conservatori della sua Unione.

Ieri la Merkel ha sentito il presidente degli Usa Barack Obama e in una telefonata, di cui ha dato notizia la Casa Bianca, i due leader hanno espresso preoccupazione per la situazione, auspicando che si possa ancora trovare una strada per mantenere la Grecia nell'euro.

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