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SVIZZERAIl commercio estero rallenta in aprile

28.05.15 - 11:37
Le esportazioni hanno segnato una flessione su base annua del 5,1%, a 16,3 miliardi di franchi
Il commercio estero rallenta in aprile
Le esportazioni hanno segnato una flessione su base annua del 5,1%, a 16,3 miliardi di franchi

BERNA - Frena in aprile il commercio estero: le esportazioni hanno segnato una flessione su base annua del 5,1%, a 16,3 miliardi di franchi, mentre le importazioni sono diminuite dell'8,1%, a 13,4 miliardi.

I prezzi delle merci importate ed esportate sono scesi sensibilmente soprattutto a causa del rafforzamento del franco, indica l'Amministrazione federale delle dogane in un comunicato.

Per l'export i prezzi sono calati del 3,8%: la diminuzione a livello nominale è stata del 5,1% e in termini reali dell'1,3% . La bilancia commerciale registra comunque un'eccedenza di 2,9 miliardi di franchi.

Tre quarti dei settori d'esportazione hanno subito un calo delle vendite, in particolare il settore chimico-farmaceutico (-12,7%) e l'industria delle materie plastiche (-11,2%). Giù anche il comparto delle derrate alimentari (-8,2%), l'industria della carta e delle arti grafiche (-7%), l'industria metallurgica (-3,5%), l'industria delle macchine e dell'elettronica (-2,2%) e l'orologeria (-0,8%).

L'export è invece salito nel settore degli strumenti di precisione (+1,1%), nell'industria dei tessili, dell'abbigliamento e delle calzature (+2,6%) e nel comparto della gioielleria e dei preziosi, dove la progressione è stata di un terzo.

Per aree geografiche l'export ha registrato una flessione del 31,1% in Africa (a 234 milioni di franchi), del 3,9% nel Nord America (a 2,43 miliardi) e dell'8,4% in Europa (a 9,05 miliardi). Verso l'Asia si è invece riscontrato un aumento del 3,6% (a 3,8 miliardi). Stessa tendenza positiva per l'America latina (+4,7% a 529 milioni).

Per quanto riguarda la sola Europa le esportazioni sono scese in modo marcato in direzione dell'Austria (-34,6%) e dell'Italia (-16,9%), ma anche la Germania, la locomotiva del continente, ha fatto segnare un calo del 13,2%.

Le importazioni hanno dal canto loro risentito della diminuzione del corso del petrolio. I prodotti energetici hanno visto i prezzi scendere del 18,7% in termini nominali. Tutti i continenti hanno evidenziato cifre in calo, a eccezione del Nord America (+15,9%). In flessione di circa un quarto l'import dall'Africa, a causa in particolare del crollo delle forniture di greggio dalla Libia. Le importazioni dall'America latina sono scese del 17,1% e dall'Europa del 9,8%.

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