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CANOBBIOQuando l’impresa apre al sociale

15.05.15 - 06:54
Una giornata dedicata all’imprenditoria socialmente virtuosa quella del prossimo 19 maggio al Campus Supsi.
tipress
Quando l’impresa apre al sociale
Una giornata dedicata all’imprenditoria socialmente virtuosa quella del prossimo 19 maggio al Campus Supsi.

CANOBBIO - Imprenditoria sociale, solo a dirlo sembra un ossimoro, eppure non è così. A dimostrare che la “spietata" legge del mercato può essere declinata in modo da favorire integrazione e risolvere problemi reali sono diverse realtà attive anche in Ticino. Proprio per scoprire il mondo delle imprese sociali la Supsi ha organizzato una giornata di studio che si terrà questo 19 maggio al Campus Trevano di Canobbio. Ne parliamo con Domenico Ferrari, professore e ricercatore per il Deass.

Professore, in Supsi state studiando lo scenario delle aziende sociali in Svizzera, come lo descriverebbe?

Variegato e complesso, in tutta la Confederazione esistono pratiche diverse sia all’interno dell’azienda (come funziona e come è organizzata), ma anche verso l’esterno (come si integra nel territorio e con gli utenti).

Si possono identificare delle differenze nelle varie aree culturali e linguistiche? C’è un “röstigraben" nella socialità aziendale?

Difficile generalizzare, certo è che in Svizzera tedesca è più facile trovare imprese di tipo privatistico mentre in Romandia è più diffuso il no-profit. Potremmo affermare che ci sono diversità nelle ascendenze culturali ma, comunque, per ogni area ci sono grandi differenze di cantone in cantone.

E per quanto riguarda il Ticino?

Da noi è un po’ una via di mezzo, l’ispirazione maggiore restano le cooperative sociali di tipo italiano.

In Ticino si può fare business con le aziende sociali? Può essere un’attività a sé stante?

Quelle che qui nascono in maniera indipendente non sono tantissime. La maggior parte sono rami di realtà già presenti sul territorio (penso a Caritas e Soccorso Operaio).

Com’è l’interazione con le istituzioni? Cosa potrebbe migliorare?

Per queste aziende il sostegno cantonale è fondamentale. Un aspetto che potrebbe essere migliorato è la maggiore integrazione dall’alto fra gli attori. A Neuchâtel per esempio il sistema che permette alle persone svantaggiate di acccedere alla filiera dell’impiego sociale è particolarmente funzionante. E, alla fine, chi ci guadagna è l’utente.

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