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NEPALTerremoto. Dall'Everest: "Mandate subito un elicottero". 1'500 le vittime accertate

25.04.15 - 17:39
Il governo ha dichiarato lo stato d'emergenza nazionale. È salvo il noto alpinista tirolese non vedente Andy Holzer
Terremoto. Dall'Everest: "Mandate subito un elicottero". 1'500 le vittime accertate
Il governo ha dichiarato lo stato d'emergenza nazionale. È salvo il noto alpinista tirolese non vedente Andy Holzer

KATHMANDU - Il governo nepalese ha dichiarato oggi lo stato di emergenza nazionale dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.9 che ha devastato Kathmandu e la vallata circostante. Lo riferisce il sito on line E-Kantipur. È stato deciso di stanziare 500 milioni di rupie nepalesi a favore di un fondo per la ricostruzione delle aree terremotate. Intanto il premier Sushil Koirala ha deciso di sospendere la sua visita in Indonesia e tornare oggi in patria per seguire da vicino la tragedia che ha colpito l'ex regno himalayano. Sono almeno 1'500, finora, le vittime accertate, lo riporta il "Times of India".

Gli appelli dall'Everest - "È un disastro enorme. Ho aiutato nella ricerca e nel soccorso delle vittime in una vasta area disastrata. Ci sono molti morti, molti altri gravemente feriti. Altri moriranno se un elicottero non arriverà il prima possibile". Così su Twitter un alpinista romeno, Alex Gavan, che si trova al campo base dell'Everest.

È salvo invece il noto alpinista tirolese non vedente, Andy Holzer, che in questi giorni sta preparando la scalata dell'Everest. "Andy e la sua squadra stanno tutti bene. Attualmente si trovano al campo base avanzato e hanno sentito tremare la terra", racconta la moglie dello scalatore, Sabine Holzer all'agenzia austriaca Apa.

Non sono stati interessati direttamente dalla valanga. Solo tramite lo smartphone di uno sherpa hanno appreso le notizie conseguenze devastanti del terremoto.

Holzer vive con sua famiglia a Tristach, nel Tirolo austriaco, a pochi chilometri dal confine con l'Alto Adige. Anche nel 2014 era sull'Everest, quando una valanga uccise 18 sherpa e pose fine alla sua spedizione. Finora solo uno scalatore cieco, l'americano Erik Weihenmayer, è riuscito a salire sulla vetta della montagna più alta del mondo.

Ue, pronti ad aiutare - Il terremoto in Nepal "è un'emergenza umanitaria che richiede uno sforzo internazionale coordinato, che l'Ue è preparata a sostenere". Così l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini e i commissari Stylianides e Mimica, precisando che Bruxelles sta "considerando sostegno finanziario" e aiuti per popolazione ed edifici.

Anche se le cifre finali di vittime e danni, patrimonio culturale incluso, sono ancora sconosciute i rapporti "indicano che saranno verosimilmente alte", affermano in una nota congiunta Mogherini, Stylianides e Mimica dicendosi "profondamente addolorati" per il "terremoto devastante" che ha colpito il Nepal e zone dell'India.

Intanto il centro di coordinamento per le risposte d'emergenza della Commissione Ue "sta monitorando da vicino la situazione", mentre gli esperti umanitari Ue sono diretti verso le aree di crisi. "Guarderemo anche come possiamo aiutare il Nepal con gli edifici distrutti e danneggiati e come aiutare i suoi cittadini", sottolineano i tre responsabili Ue, mentre "stiamo valutando di fornire al Nepal sostegno finanziario".

La Catena della solidarietà lancia una colletta - La Catena della solidarietà ha lanciato una raccolta di fondi in favore delle vittime del terremoto. La scossa ha provocato centinaia di morti e danni a migliaia di edifici, si legge in un comunicato. Diverse organizzazioni di aiuto svizzere sono già sul posto: in una prima fase si concentreranno sull'aiuto d'urgenza, ma fin da subito verranno anche verificate le necessità della ricostruzione.

Domani la Catena della solidarietà avvierà una campagna anche in favore della Siria e dei profughi del Mediterraneo. Il fatto che partano due raccolte in parallelo è sicuramente eccezionale, ma giustificato dalla disastrosa situazione in Medio Oriente e dal sisma in Asia, si legge nella nota. Chi dona (attraverso il conto postale 10-15000-6 o su internet) ha la possibilità di scegliere i destinatari, scrivendo "Nepal" o "Siria". In assenza di indicazioni il denaro sarà diviso in parti uguali fra i due settori.

Expo, il primo maggio una raccolta fondi -  Expo 2015 ha deciso di organizzare una raccolta fondi per aiutare la popolazione del Nepal colpita dal terremoto.

Il commissario unico, Giuseppe Sala, lo ha annunciato durante una visita al padiglione del Paese asiatico insieme al vicecommissario del Paese asiatico, Amrit Shakya.

"Siamo molto vicini alla popolazione del Nepal in questo momento di grande difficoltà e in particolare alle famiglie degli operai nepalesi che da febbraio stanno partecipando alla costruzione del padiglione - ha spiegato Sala -. Il primo maggio, con l'apertura di Expo 2015, daremo il via a una raccolta di fondi per le popolazioni colpite del terremoto".

Quella del Nepal è una delle costruzioni che era a rischio di non aprire venerdì prossimo. Ma Sala si è detto soddisfatto dei progressi che ha fatto: "credo proprio - ha concluso - che sarò pronto per l'inaugurazione dell'evento".

 

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