Cerca e trova immobili

CANTONEEcco su cosa dovrebbe puntare il Ticino del futuro

17.04.15 - 16:26
Lo studio “Analisi dei settori ticinesi: benchmarking internazionale e smart specialisation” mostra i quattro settori chiave per l'economia cantonale di domani
Foto Archivio Ti-Press
Ecco su cosa dovrebbe puntare il Ticino del futuro
Lo studio “Analisi dei settori ticinesi: benchmarking internazionale e smart specialisation” mostra i quattro settori chiave per l'economia cantonale di domani

BELLINZONA - È disponibile da oggi sul sito www.ti.ch/innovazione la versione finale dello studio “Analisi dei settori ticinesi: benchmarking internazionale e smart specialisation”, commissionato dal Dipartimento delle finanze e dell’economia all’istituto di ricerca BAK Basel.

Lo studio "costituisce la base scientifica sulla quale pianificare e costruire strategicamente le priorità di sviluppo economico del nostro Cantone" riferisce il Dipartimento delle finanze e dell'economia (DFE), "nel contesto del nuovo programma di attuazione 2016-2019 della politica economica regionale – attualmente in fase di elaborazione – e della nuova Legge per l’innovazione economica (nLInn)".

Lo studio analizza l’economia ticinese in maniera dettagliata e strutturata, identificando quattro settori chiave alla luce delle tendenze in atto a livello nazionale e internazionale. "I risultati emersi permettono di riflettere attentamente e con accezioni differenti su più punti", spiega il DFE. "In primo luogo, la sintesi degli indici – “performance”, “attrattiva” e “potenziale
strutturale” – elaborati per misurare la competitività dimostra che il nostro Cantone si colloca molto bene a livello internazionale, sebbene al di sotto delle maggiori aree di riferimento svizzere".

Il Ticino viene mostrato come una regione molto dinamica, confrontata, tuttavia, con alcune debolezze dettate da una produttività del lavoro inferiore alla media svizzera, dalla stagnazione del settore bancario e dalla presenza di settori industriali caratterizzati da una limitata innovazione. "La crescita economica degli ultimi dieci anni è stata sostenuta da più settori – con un ruolo preponderante dei servizi – a testimonianza della spiccata diversificazione dell’economia ticinese che risulta, nel complesso, positiva".

L’attrattiva del Ticino è elevata nel contesto internazionale, "frutto di condizioni quadro favorevoli, quali, ad esempio, una fiscalità moderata sia per le imprese che per i lavoratori altamente qualificati oppure una buona raggiungibilità". Altre piazze svizzere, però, risultano ancora più attrattive.

Il potenziale strutturale è positivo, ma con valori inferiori alla media svizzera, a causa dei poli riconosciuti a livello mondiale presenti in altre regioni, come ad esempio quello chimico e farmaceutico od orologiero. Per quanto riguarda l’innovazione, il Ticino si trova in posizione non ottimale a livello sia internazionale che nazionale. "Ciò è dovuto alla bassa densità di pubblicazioni scientifiche e alla densità di brevetti che, pur attestandosi sopra la media europea, risulta minore rispetto alle principali piazze concorrenti". Ci sono tuttavia promettenti margini di specializzazione di brevetti in alcuni settori a elevato valore aggiunto, come, ad esempio, nelle scienze della vita e nel settore delle macchine.

Il Ticino, in futuro, dovrebbe puntare sulle scienze della vita, la moda, la meccanica ed elettronica e sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT). Si tratta di settori che contribuiscono, complessivamente, a circa i due terzi delle esportazioni complessi e che alimentano altri importanti settori trasversali come il commercio all’ingrosso e la ricerca.

Come sottolineato dalla Direttrice del DFE Laura Sadis, "i risultati dello studio saranno parte integrante del processo di elaborazione del programma d’attuazione 2016-2019 della politica economica regionale tutt’ora in corso. Questi ultimi permettono, quindi, di riflettere su quanto già fatto e di trarre indicazioni riguardo a progetti importanti già in cantiere e alle strategie future".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE