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SVIZZERAPeter Brabeck è il presidente di Cda più pagato

17.04.15 - 11:07
Il numero uno di Nestlé ha ricevuto compensi per 6,3 milioni di franchi
Peter Brabeck è il presidente di Cda più pagato
Il numero uno di Nestlé ha ricevuto compensi per 6,3 milioni di franchi

ZURIGO - Il presidente di Nestlé, Peter Brabeck, è stato il consigliere di amministrazione meglio pagato nel 2014 fra quelli dei grandi gruppi elvetici: ha ricevuto compensi per 6,3 milioni di franchi. In media i presidenti delle 27 principali società quotate in borsa (indice SLI) di cui finora sono disponibili i dati hanno ricevuto 2,1 milioni di franchi.

Il netto sì popolare due anni or sono all'iniziativa sulle retribuzioni abusive lanciata dall'imprenditore sciaffusano Thomas Minder non ha comunque mancato di lasciare il segno. A titolo di esempio i guadagni di Brabeck sono nettamente inferiori a quelli del numero uno del 2013, l'allora presidente di Roche Franz Humer, che aveva beneficiato di 8,7 milioni.

Soprattutto le imprese con le retribuzioni più elevate le hanno tagliate o perlomeno non le hanno aumentate: è il caso di Brabeck (-9%) o di Sergio Marchionne (SGS, -30%). La busta paga dei presidenti è salita in 14 casi, è rimasta immutata in due (Schindler e ABB) ed è scesa in 11 occasioni. Le differenze possono comunque essere enormi: il presidente di Clariant Rudolf Wehrli incassa un decimo di Brabeck, il numero uno di Actelion, Jean-Pierre Garnier, addirittura un ventesimo.

Al secondo posto fra gli stipendi d'oro 2014 figura Axel Weber (UBS), con 5,9 milioni. Al terzo Nayla Hayek (Swatch), unica donna di tutto il gruppo, che ha visto il conto in banca lievitare di 4,9 milioni. Seguono Walter B. Kielholz (Swiss Re, 4,9 milioni), Karl Gernandt (Kühne+Nagel, 4,3) e Christoph Franz (Roche 4,0).

In generale la remunerazione dei membri del Cda non dipende dalla grandezza dell'organo di sorveglianza. Le sedute più interessanti nel 2014 sono stati quelle presso UBS e Schindler: i rispettivamente undici e dodici consiglieri hanno messo le mani in media su 1,2 milioni. Molto più dei loro colleghi di Credit Suisse, che si sono dovuti accontentare di 700'000 franchi.

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