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COLLINA D'ORONoranco: il riale è stato inquinato dal cantiere

27.03.15 - 06:47
Dell'acqua contenente cemento è stata pompata nella roggia dove è avvenuta la moria di pesci
Noranco: il riale è stato inquinato dal cantiere
Dell'acqua contenente cemento è stata pompata nella roggia dove è avvenuta la moria di pesci

GENTILINO - Inquinare, ha inquinato. Boiacca di cemento: se sia questa la sostanza fatale dietro la moria di pesci a Pian Scairolo, mercoledì, lo diranno le analisi di laboratorio in corso in queste ore. Quel che è sicuro, è che una segnalazione era arrivata appena due giorni prima dell’incidente; e ieri i tecnici della polizia hanno effettuato dei prelievi nel sedime dell’ex Villa Ambrosetti a Gentilino, proprio a ridosso del area: le pompe del cantiere avrebbero effettuato una «immissione non corretta» di acqua contente dosi eccessive di cemento nelle acque di un affluente del riale Scairolo, lunedì.

Indagini in corso - Il capo-cantiere è già stato interrogato dalla polizia; le pompe, confermano dal Municipio di Collina d’Oro, sono state bloccate «fino alla conclusione dell’inchiesta». Non si tratterebbe però di un inquinamento intenzionale né di un caso di negligenza. «Nel cantiere tutto è stato fatto in conformità alle norme vigenti» replica l’azienda che conduce i lavori. Gli esperti hanno comunque effettuato prelievi anche nei pozzi di  alcune strutture residenziali nei dintorni. 

"Occorre un tavolo di lavoro" - «Si tratta del quinto caso di inquinamento che in pochi anni ha interessato questo corso d'acqua, è chiaro che la situazione del riale Scairolo richiede un intervento urgente» commenta il deputato Fabio Schnellmann (Plr) che mercoledì ha presentato un'interrogazione al proposito. «Ora l'idea è fare un tavolo di lavoro tra Città di Lugano, Cantone e comune di Collina d'Oro per lanciare una campagna di sensibilizzazione che coinvolga non solo l'area industriale ma anche le zone residenziali a monte, che come mostra questo caso possono influire a loro volta sulla salute della roggia». Altra questione è quella delle sanzioni.«Chiederemo al procuratore pubblico Arturo Garzoni di sedersi a un tavolo con ambientalisti e Wwf per immaginare un inasprimento delle pene per reati ambientali, al momento decisamente irrisorie».     

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