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SVIZZERAIl franco forte porta a un eccesso di offerta immobiliare

04.03.15 - 12:26
Gli effetti di ricaduta dello shock del tasso di cambio influiranno negativamente sulla domanda di superfici, secondo uno studio del Credit Suisse
Foto Ti-Press
Il franco forte porta a un eccesso di offerta immobiliare
Gli effetti di ricaduta dello shock del tasso di cambio influiranno negativamente sulla domanda di superfici, secondo uno studio del Credit Suisse

BERNA - La soppressione della soglia minima di cambio con l'euro e il conseguente rafforzamento del franco non risparmiano il mercato dell'alloggio elvetico: per il momento gli interessi negativi introdotti a gennaio dalla Banca nazionale svizzera (BNS) hanno aumentato l'attrattiva dei rendimenti immobiliari. È quanto emerge da uno studio pubblicato oggi da Credit Suisse.

Secondo gli economisti dell'istituto, in questo modo viene accelerata la tendenza verso un'eccedenza di offerta, tanto più se si considera che gli effetti di ricaduta dello shock del tasso di cambio influiranno negativamente sulla domanda di superfici.

Sui mercati degli spazi commerciali, indica Credit Suisse in un comunicato odierno, il ciclo immobiliare sta già lasciando tracce evidenti sotto forma di crescita delle superfici sfitte. Un'analoga eccedenza di offerta si va profilando anche sul mercato degli appartamenti in affitto, mentre le ripercussioni minori sono attese sul mercato della proprietà abitativa, precisa la seconda banca elvetica.

Per quanto riguarda le superfici a uso commerciale, le ubicazioni migliori, ad esempio presso le stazioni dei grandi centri, tengono ancora bene. Sono invece sotto pressione quelle costose in centro città e quelle non servite in modo ottimale al di fuori delle aree commerciali centrali. Qui le superfici sfitte dovrebbero continuare ad aumentare e in futuro l'eccesso di offerta dovrebbe crescere ulteriormente, indica Credit Suisse.

Nel caso delle abitazioni destinate a locazione, si registrano attualmente i tassi di sfitto più elevati dal 2001. Poiché nell'attuale contesto di interessi negativi la costruzione di abitazioni continua incessantemente, gli economisti ritengono che anche nel prossimo futuro ci si dovrà confrontare con un aumento della durata delle inserzioni e una crescita inferiore dei canoni locativi all'offerta. Una flessione degli affitti è però riscontrabile solo a lungo termine, precisa Credit Suisse.

Per quanto riguarda invece il mercato della proprietà abitativa, si nota come il segmento dei prezzi elevati continui a soffrire, mentre prosegue il boom delle abitazioni di proprietà nei segmenti più economici. Tuttavia, la costruzione di queste proprietà non è stata così bassa dal 2001. La domanda associata al fabbisogno proprio mostra delle tendenze di saturazione; al contrario, le abitazioni di proprietà quale bene d'investimento diventano sempre più importanti, spiega la banca.

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