Si tratta di una delle misure adottate dal gruppo lucernese in seguito all'abbandono della soglia di cambio minimo franco-euro
LUCERNA - Emmi intende pagare meno ai contadini che le forniscono latte per i suoi prodotti d'esportazione. Si tratta di una delle misure adottate dal gruppo lucernese in seguito all'abbandono della soglia di cambio minimo franco-euro da parte della Banca nazionale svizzera (BNS).
In questo modo dovrebbe essere possibile realizzare anche nel 2015 un utile netto che rientri nel quadro degli obiettivi a medio termine, scrive Emmi in un'informazione agli investitori.
Tra le altre misure decise vi è un incremento dei prezzi dei prodotti venduti all'estero. Sono anche in corso trattative con i fornitori internazionali e ulteriori programmi per accrescere l'efficienza negli stabilimenti.
Mentre i costi vengono in gran parte generati in Svizzera, Emmi realizza quasi il 50% del fatturato al di fuori dei confini elvetici. Pertanto il titolo aveva reagito fortemente alla mossa della BNS.
Ats