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Tanto costava il progetto geotermico non andato in porto
BERNA - Il fallito progetto geotermico di San Gallo è costato alle autorità cantonali e federali 60,2 milioni di franchi. Lo ha annunciato oggi il Municipio precisando che 16 milioni sono pagati dalla Confederazione come garanzia a copertura dei rischi, il resto è a carico della città.
Lo scorso maggio l'esecutivo cittadino aveva annunciato l'abbandono dell'ambizioso progetto. La quantità di acqua trovata nel sottosuolo è risultata essere troppo scarsa per giustificare una centrale geotermica. A ciò va aggiunto il rischio di terremoti: nel 2013 a causa delle trivellazioni si era verificato un sisma di magnitudo 3,5 sulla scala Richter.
Non si è invece ancora deciso se procedere con l'estrazione di gas naturale. Il Municipio è però scettico a causa dei rischi elevati.
Un progetto da 160 milioni - Per il progetto i cittadini avevano approvato nel 2010 un credito di 160 milioni di franchi. L'idea era costruire una vera e propria centrale geotermica per la produzione di corrente elettrica e per l'alimentazione dei riscaldamenti di una buona parte delle abitazioni di San Gallo.
Dopo che le opere di trivellazione erano giunte a una profondità di 4450 metri, sono iniziate alcune prove di pompaggio. Il 19 luglio 2013 è stata scoperta una fuga di gas ad alta pressione. Un'ora dopo è cominciata a fuoriuscire una miscela di acqua e gas dal pozzo, tanto che quest'ultimo ha dovuto essere sigillato.
La mattina successiva un terremoto di magnitudo 3,5 sulla scala Richter - localizzato a 4 km di profondità - ha interessato una vasta area che ha incluso San Gallo e Herisau (AR).
Ats
