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SVIZZERACon il rublo che precipita, l’Engadina teme per i russi

19.12.14 - 06:44
Il crollo del rublo spingerà i russi a Sochi piuttosto che a San Moritz
Con il rublo che precipita, l’Engadina teme per i russi
Il crollo del rublo spingerà i russi a Sochi piuttosto che a San Moritz

ZURIGO - Il crollo del rublo spingerà i russi a Sochi piuttosto che a San Moritz. Il risultato già si vede, un crollo delle prenotazioni.
I russi sono ospiti molto amati dagli operatori svizzeri del turismo, in particolare in Engadina. A St. Moritz e dintorni rappresentano il 4% dei pernottamenti, circa il doppio di quanto avviene nelle altre regioni. Gli albergatori, però, in questo periodo non dormono sonni tranquilli, temono di perdere questi clienti ricchi e che, notoriamente, non fanno troppi conti.

Però il crollo del rublo, la crisi con l’Ucraina e le sanzioni contro la Russia stanno spingendo molti russi a rimanere in patria. Secondo l’Ufficio federale di statistica, i pernottamenti di turisti russi sono diminuiti da gennaio a ottobre del 7,4%. E l’emorragia potrebbe essere anche peggiore: «Per l’inverno in corso prevediamo cali significativi», afferma Alain Suter, portavoce di Svizzera Turismo. Un calo tra il 10 e il 30% appare del tutto plausibile. «È particolarmente doloroso», spiega Suter.

È soprattutto la classe media russa a essere colpita dal fenomeno. A rincarare la dose potrebbe essere anche l’appello fatto da Putin, che ha invitato i connazionali ad andare in vacanza nel proprio paese. Gli ultraricchi, invece, a prima vista sembrerebbero non aver ancora subito l’impatto dei fattori di crisi. Un sondaggio di 20 Minuten tra i resort a 5 stelle della regione, non mostra un calo significativo dei pernottamenti di fascia alta provenienti da Mosca e dintorni. 

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