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BERNASECO, crescita dell'1,8% del Pil nel 2014

18.12.14 - 13:25
"Gli indicatori economici degli ultimi mesi segnalano una crescente insicurezza per quanto riguarda l'ulteriore sviluppo dell'economia"
SECO, crescita dell'1,8% del Pil nel 2014
"Gli indicatori economici degli ultimi mesi segnalano una crescente insicurezza per quanto riguarda l'ulteriore sviluppo dell'economia"

BERNA - La Segreteria di Stato dell'economia (SECO) si attende una crescita congiunturale dell'1,8% per il 2014. In calo invece - rispetto alle proiezioni di ottobre - dal 2,4% al 2,1% le previsioni per il 2015, viene indicato in una nota odierna.

"Gli indicatori economici degli ultimi mesi segnalano una crescente insicurezza per quanto riguarda l'ulteriore sviluppo dell'economia", hanno affermato gli esperti della Confederazione nel comunicato.

Le prospettive congiunturali per il 2015/2016 rimangono relativamente promettenti, anche se vi sono rischi legati ad un possibile peggioramento della congiuntura internazionale. Per il 2016 si prevede una crescita del 2,4%. Preoccupazione viene espressa anche per l'incertezza che grave nei rapporti tra l'Ue e la Svizzera.

La SECO si aspetta impulsi positivi dagli Stati Uniti le cui attività sembrano essersi riprese, come dimostra il tasso di disoccupazione in costante discesa. L'elevato indebitamento del settore privato, in particolare delle economie domestiche, ha potuto essere sensibilmente ridotto nel corso degli ultimi anni.

Nell'eurozona, quest'anno la ripresa economica è stata più difficile del previsto e le previsioni di crescita restano moderate. Anche la congiuntura tedesca, a lungo robusta, durante l'ultimo trimestre è entrata in una fase di rallentamento. Nelle altre regioni del mondo, si stima uno sviluppo moderato, ma complessivamente positivo.

Rischi considerevoli

Le prospettive per la Russia sono ancora peggiorate di recente: il Paese è entrato in recessione in seguito alle tensioni geopolitiche con l'Ucraina e al forte calo dei prezzi del petrolio. Secondo gli esperti, tuttavia, questo ribasso potrebbe segnare, per diversi paesi, uno slancio positivo alla congiuntura.

In questo contesto, le aspettative per l'economia svizzera restano favorevoli. Dopo un secondo trimestre più debole, la dinamica economica si è ripresa nel terzo trimestre. Il settore delle esportazioni si è riattivato, anche se il miglioramento fino ad ora si limita ai prodotti farmaceutici.

Quanto alla domanda interna, che ha costituito il pilastro dell'economia degli ultimi anni, si può ancora fare affidamento su un'espansione vigorosa, indica la SECO. Il consumo privato dovrebbe crescere dell'1% quest'anno e dell'1,9% nel 2015.

Previsto calo della disoccupazione

Sul fronte del lavoro, il tasso di disoccupazione medio dovrebbe scendere dal 3,2% del 2014 al 3% nel 2015 e al 2,8% nel 2016. L'inflazione dovrebbe salire dallo 0% allo 0,2% nel 2015, fino allo 0,4% nel 2016.

Gli esperti sostengono che gli investimenti nella costruzione hanno raggiunto l'apice; diversi fattori, tra cui l'iniziativa sulle residenze secondarie, sta frenando la dinamica espansiva. La SECO si attende tuttavia una ripresa nei beni d'investimento.

La SECO precisa tuttavia che il contesto politico incerto con l'UE costituisce un rischio considerevole per l'economia svizzera. "Il rifiuto netto dell'iniziativa Ecopop dovrebbe ristabilire una certa calma. Un'incognita è rappresentata dai negoziati su un regime di immigrazione compatibile con l'UE, precisano gli esperti.

ats

 

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