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BERNAMark Branson (FINMA) è ottimista per la piazza finanziaria svizzera

01.11.14 - 13:23
"Fra qualche anno, vedremo il periodo attuale come una trasformazione che ci avrà condotti verso una piazza finanziaria durevole", ha dichiarato
Mark Branson (FINMA) è ottimista per la piazza finanziaria svizzera
"Fra qualche anno, vedremo il periodo attuale come una trasformazione che ci avrà condotti verso una piazza finanziaria durevole", ha dichiarato

BERNA - Mark Branson, direttore dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA), è ottimista sulle prospettive della piazza elvetica: "Fra qualche anno, vedremo il periodo attuale come una trasformazione che ci avrà condotti verso una piazza finanziaria durevole", afferma in un'intervista al quotidiano "Le Temps".

Ciò non significa - aggiunge Branson - che manchino le sfide da affrontare; soprattutto due: la prima riguarda la gestione patrimoniale transfrontaliera, per le quale le banche devono adattarsi ad una nuova realtà; la seconda concerne i tassi di interesse estremamente bassi, che creano difficoltà nel trovare buoni rendimenti e costituiscono un rischio per il mercato immobiliare svizzero.

Il direttore della FINMA non ritiene nemmeno che la controversia fiscale con gli Stati Uniti possa essere motivo di seria instabilità della piazza finanziaria Svizzera.

Per la settantina banche elvetiche inserite nella cosiddetta categoria 2 del programma di regolarizzazione americano - ossia quelle che ritengono di avere fra i loro clienti persone non in regola - "il quadro è ben definito e ci si può fare un'idea sull'ammontare di eventuali multe", sottolinea Branson. Per contro c'è un po' più di incertezza per la dozzina di istituti di categoria 1 - contro cui è già in corso un procedimento penale delle autorità USA per aiuto all'evasione fiscale - "per i quali manca un quadro preciso".

Mark Branson osserva poi che per i fondi propri le banche svizzere devono rispettare norme più severe rispetto al minimo ritenuto a livello internazionale. "Ma ciò - aggiunge - si giustifica per un piccolo paese come la Svizzera". Però, per il resto, "la nostra regolamentazione è meno densa di quella di qualsiasi altra piazza finanziaria. Lo ha constatato anche il Fondo monetario internazionale (FMI)".

A suo parere, UBS e Crédit Suisse avrebbero superato gli stress test di valutazione a cui sono stati sottoposti gli istituti europei: la FINMA, infatti, ha degli esami "molto esigenti, e più severi che in Europa".

 

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