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STATI UNITIProcesso Weil, UBS deplorava l'ostinazione del suo manager

28.10.14 - 10:56
Lo ha sostenuto ieri in aula Martin Liechti, testimone chiave dell'accusa nel processo in corso a Fort Lauderdale
Processo Weil, UBS deplorava l'ostinazione del suo manager
Lo ha sostenuto ieri in aula Martin Liechti, testimone chiave dell'accusa nel processo in corso a Fort Lauderdale

FORT LAUDERDALE - UBS era "frustrata" per il fatto che il suo numero 3 Raoul Weil si ostinasse a voler mantenere i conti di facoltosi clienti americani che cercavano di frodare il fisco. Lo ha sostenuto ieri in aula Martin Liechti, testimone chiave dell'accusa nel processo in corso a Fort Lauderdale (Florida) nei confronti dell'ex banchiere.

"Ci è voluto molto tempo" per convincerlo della gravità della situazione, ha affermato nel suo quarto giorno di deposizione Liechti, un tempo responsabile della gestione patrimoniale di UBS nelle Americhe e direttamente subordinato a Weil negli anni dal 2002 al 2008 fino al suo arresto a Miami. "Non avevamo l'impressione che Weil fosse convinto della necessità di agire rapidamente".

Dal canto suo ieri la difesa ha messo in evidenza le contraddizioni della testimonianza di Liechti: ad esempio che questi aveva affermato che le irregolarità erano state segnalate a Weil a inizio 2002, quando il 54enne era responsabile delle operazioni di UBS in Europa e non aveva alcun ruolo nelle attività negli Stati Uniti.

Ats Afp

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