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SVIZZERAPedoni poco sicuri, anche a causa degli smartphone

21.10.14 - 17:42
L'Upi deplora i pochi progressi compiuti in 10 anni
tipress
Pedoni poco sicuri, anche a causa degli smartphone
L'Upi deplora i pochi progressi compiuti in 10 anni

BERNA - Le strade svizzere sono tra le più sicure al mondo, indica l'Ufficio prevenzione infortuni (upi). Ma si profilano rischi accresciuti a causa dell'utilizzo sempre più diffuso di messaggi elettronici e SMS al volante. Nel suo ultimo rapporto "Sinus" pubblicato oggi, l'ente deplora inoltre i pochi progressi compiuti in dieci anni nella sicurezza dei pedoni.

Nei 17'473 incidenti con danni alle persone avvenuti lo scorso anno, 269 utenti della strada hanno perso la vita, 4129 sono rimasti gravemente feriti e 17'250 leggermente. Il numero di morti è diminuito del 21% e quello dei feriti gravi del 2% rispetto al 2012. La tendenza positiva degli ultimi anni è dunque proseguita, rivela l'upi nel documento "Sinus 2014".

Come ogni anno l'upi mette in evidenza un problema particolare. Dopo quello delle biciclette elettriche (che persiste), quest'anno l'accento è posto sui pedoni. Lo scorso anno, 723 sono rimasti gravemente feriti e 69 hanno perso la vita, il che corrisponde a una media giornaliera di due incidenti gravi con un pedone. Queste cifre corrispondono ai livelli del 2003, deplora l'Ufficio.

Il rischio per un pedone di perdere la vita sulle strade aumenta con l'avanzare dell'età: tra gli "over 64" è otto volte superiore che tra gli "under 18". Il fenomeno secondo l'upi si spiega col fatto che le persone anziane sono fisicamente più vulnerabili rispetto agli utenti più giovani. Circa i tre quarti degli incidenti con conseguenze gravi (ferite serie o decesso) sono avvenuti su passaggi pedonali. Senza sorprese, la probabilità di decesso aumenta con la velocità del veicolo al momento dell'impatto.

Quanto alle evoluzioni da sorvegliare, accanto alla distrazione dovuta all'utilizzazione di tablet e telefonini, l'upi torna a insistere sulla velocità (responsabile di gran parte degli incidenti mortali) e cita il consumo di medicinali, in particolare da parte degli anziani.

"Sinus 2014" indica inoltre che la proporzione di utenti della strada che è al corrente del limite di alcolemia dello 0,5 per mille è sensibilmente diminuita, passando dal 92% nel 2005 (anno della sua introduzione) al 70% nel 2013.

In altri ambiti l'evoluzione è incoraggiante, sottolinea l'upi: ad esempio nove automobilisti su dieci allacciano la cintura di sicurezza e il 94% degli utilizzatori del motorino porta il casco. Altro segnale d'ottimismo è costituito dalle tecnologie intelligenti che equipaggiano i veicoli, sempre più efficaci. Speranze sono riposte anche nel programma di sicurezza stradale federale "Via sicura", che nei prossimi anni introdurrà cambiamenti essenziali, scrive l'Ufficio.

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