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L'istituto sta compiendo "buoni progressi" sul fronte della regolarizzazione degli averi non dichiarati al fisco
FRANCOFORTE - Credit Suisse sarà confrontata con deflussi di patrimoni dall'Europa occidentale ancora "almeno sino al 2015": lo afferma il presidente del consiglio di amministrazione Urs Rohner, aggiungendo che il suo istituto sta comunque compiendo "buoni progressi" sul fronte della regolarizzazione degli averi non dichiarati al fisco.
In un'intervista pubblicata oggi dalla "Frankfurter Allgemeine Zeitung" (FAZ) Rohner si è detto inoltre convinto che la Svizzera rimarrà uno dei principali poli del pianeta in materia di amministrazione patrimoniale internazionale. A suo avviso quest'ambito si concentrerà nei prossimi 10-15 anni in pochi luoghi, fra cui figureranno - oltre alla Confederazione - Singapore, Hong Kong, New York o Miami e Londra.
Ats
