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STATI UNITI / SVIZZERARaoul Weil, il processo è iniziato

14.10.14 - 17:07
Il 54enne ex top manager di UBS è accusato di aver aiutato facoltosi clienti americani a nascondere al fisco oltre 20 miliardi di dollari
Raoul Weil, il processo è iniziato
Il 54enne ex top manager di UBS è accusato di aver aiutato facoltosi clienti americani a nascondere al fisco oltre 20 miliardi di dollari

FORT LAUDERDALE - È iniziato puntualmente alle 09.00 (le 15.00 in Svizzera) davanti al Tribunale federale di Fort Lauderdale, in Florida, il processo a carico di Raoul Weil, banchiere svizzero di 54 anni ed ex top manager di UBS, arrestato nell'ottobre del 2013 a Bologna e quindi estradato verso gli Stati Uniti, dove è accusato di aver aiutato facoltosi clienti americani a nascondere al fisco oltre 20 miliardi di dollari.

L'ex numero 3 della grande banca è giunto in tribunale accompagnato dalla moglie e dai suoi avvocati. Prima del dibattimento vero e proprio viene deciso in merito a una nuova istanza della difesa in cui si chiede di non ammettere l'azione legale. In seguito saranno scelti, tra cinquanta candidati, i dodici giurati. Il primo testimone sarà Hansruedi Schumacher, che fino al 2002 è stato responsabile per il Nordamerica in seno a UBS e poi dirigente dell'ormai scomparsa Neue Zürcher Bank.

Sulla lista dei testimoni si trova, come atteso, anche Martin Liechti, un tempo responsabile UBS della gestione patrimoniale nelle Americhe, e subordinato a Weil. Figura inoltre un ex consulente recentemente condannato dal Ministero pubblico della Confederazione per spionaggio economico per aver consegnato alle autorità statunitensi due estratti conto di clienti americani. Complessivamente la lista dei testimoni comprende 15 persone, nettamente meno di quanto si è parlato negli ultimi giorni. L'accusa prevede di convocare anche ex clienti di UBS.

A un anno quasi esatto dal suo arresto in Italia Weil si ritrova quindi davanti a una corte d'assise. Nella disputa riguardo a fondi non dichiarati di clienti americani su conti svizzeri il 54enne è uno dei pochi a non cooperare con le autorità americane: egli si è dichiarato non colpevole e ha chiesto un processo entro tempi brevi davanti a una corte d'assise.

Dopo essere stato rimesso in libertà, negli scorsi mesi si è preparato al processo assieme a rinomati avvocati. La procura ha raccolto non meno di quattro milioni di pagine di prove contro Weil. La difesa è invece riuscita a trovare tre testimoni disposti a testimoniare - via videoconferenza da Londra - a favore dell'imputato. Alcuni giorni fa il giudice incaricato aveva indicato di ritenere che il processo durerà da due a quattro settimane. In caso di condanna il 54enne rischia fino a cinque anni di carcere.

Ats

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