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Le autorità vogliono vedere chiaro nell'universo delle monete virtuali
NEW YORK - Le autorità di New York aprono un'indagine sul Bitcoin inviando mandati di comparizione e per la consegna di documenti a una ventina di aziende legate alla moneta virtuale, inclusa quella finanziata da Tyler e Cameron Winklevoss, i gemelli che hanno dato battaglia a Mark Zuckerberg per Facebook. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali il Dipartimento Servizi Finanziari di New York punta a ottenere informazione su un'ampia gamma di temi, dai piani anti-riciclaggio alle misure per la tutela dei consumatori, passando per le strategie di investimento.
Il Dipartimento si appresta anche a mettere in guardia i consumatori sui propri timori sulle società che usano la moneta virtuale e punta a emettere delle nuove linee guida per regolamentare il settore. "Riteniamo che l'attuazione di norme appropriate di salvaguardia avranno benefici nel lungo termine sull'industria delle monete virtuali", afferma il responsabile del dipartimento, Benjamin Lawsky.
Il Bitcoin è fra le monete virtuali la più conosciuta e il suo valore, venerdì scorso, era pari a 102 dollari. Negli ultimi mesi il valore del Bitcoin è salito repentinamente, fino a raggiungere i 147 dollari e a far temere una nuova bolla. Il valore del Bitcoin è determinato sul mercato dalla speculazione sulle piazze virtuali del mondo, e il balzo del valore della moneta degli ultimi mesi era legato alle difficoltà di Cipro.
Le monete virtuali sono un settore scarsamente regolamentato e le autorità temono che possa essere usato per attività illegali. "Se le monete virtuali restano un far west per narcotrafficanti e altri criminali - afferma il Dipartimento Servizi Finanziari di New York -, questo non solo minaccia la nostra sicurezza nazionale, ma anche l'esistenza dell'industria delle monete virtuali come attività legittima".
Ats Ans
