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SVIZZERALegge per i prodotti del tabacco: molti i dissensi

04.09.14 - 14:49
L'avamprogetto è attaccato da tutti i fronti: pubblicisti, rivenditori e associazioni di consumatori
Keystone
Legge per i prodotti del tabacco: molti i dissensi
L'avamprogetto è attaccato da tutti i fronti: pubblicisti, rivenditori e associazioni di consumatori

BERNA - L'avamprogetto della Legge federale sui prodotti del tabacco (LPTab) è attaccato da tutti i fronti: pubblicisti, rivenditori e associazioni di consumatori si oppongono alla massiccia intromissione nella libertà economica e pubblicitaria e alla restrizione dei diritti costituzionali.

L'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) e l'Alleanza degli ambienti economici per una politica di prevenzione moderata (AEPM) criticano il fatto che l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) voglia mettere sotto tutela i cittadini con l'ideologia e il dogmatismo ed accrescere ulteriormente la burocrazia.

Bisogna fermare l'"attivismo dei divieti" prima che si estenda ad altri ambiti: "oggi il tabacco, domani l'alcool e dopodomani tutti i generi voluttuari, dalla cioccolata al pane contenente sale? Interi rami economici rischiano di essere oppressi da divieti e burocrazia", avverte l'USAM.

Pubblicità Svizzera (PS), la Comunità del commercio svizzero di tabacchi (Swiss Cigarette), il Forum dei consumatori (KF) e la comunità d'interessi IG Freiheit (Priorità Libertà), approvano di principio la sintesi delle disposizioni vigenti in una legge specifica, che prevede in particolare l'introduzione di un limite d'età di 18 anni per l'acquisto e il divieto di pubblicità per tabacchi diretta ai minori. Le norme attuali sono tuttavia considerate sufficienti per informare i minorenni sui rischi per la salute.

Pubblicità Svizzera si oppone a restrizioni della pubblicità fintanto che si tratta di prodotti acquistabili legalmente, ha spiegato il consigliere agli Stati Filippo Lombardi (PPD/TI), che è anche presidente di PS. I divieti, afferma, non hanno praticamente alcuna influenza sull'atteggiamento dei consumatori e colpiscono in primo luogo l'economia. Contraria anche l'Associazione svizzera degli inserzionisti.

Il consigliere agli Stati e presidente di Swiss Cigarette Hans Hess (PLR/OW) si oppone a una regolamentazione che non distingue i rischi legati ai vari tabacchi: è incomprensibile che la vendita di snus (tabacco umido in polvere per uso orale) continui ad essere vietata e perfino le sigarette elettroniche senza nicotina siano sottoposte alle stesse rigide disposizioni.

Da parte sua Babette Sigg del KF auspica maggiore autoresponsabilità: invece della prevenzione è stata scelta la strada dei divieti. A nome della IG Freiheit, anche il consigliere nazionale Gregor Rutz (UDC/ZH) parla di un'ulteriore messa sotto tutela da parte dello Stato.

L'avamprogetto aveva già raccolto aspre critiche in occasione della sua presentazione il 21 maggio. Lega contro il cancro e Lega polmonare consideravano invece insufficienti le restrizioni.

ats

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