Cerca e trova immobili

SVIZZERAAllevamenti suini sotto accusa

22.08.14 - 18:39
In un rapporto dell'associazione Tier im Fokus denuncia gravi mancanze nelle suinicolture elvetiche
Keystone/Urs Flueeler
Allevamenti suini sotto accusa
In un rapporto dell'associazione Tier im Fokus denuncia gravi mancanze nelle suinicolture elvetiche

BERNA - L'associazione Tier im Fokus (TIF, che in italiano potrebbe essere tradotto con "focalizzazione sugli animali") lancia l'allarme sulle condizioni degli allevamenti di maiali in Svizzera. In un rapporto pubblicato oggi denuncia gravi mancanze nelle suinicolture elvetiche.

Nel suo "rapporto sui maiali" l'organizzazione mostra materiale fotografico proveniente da dieci aziende di quattro cantoni che documentano box in cemento imbrattati di sterco, suini sdraiati su pavimenti nudi, animali con irritazioni cutanee o ferite da morso, maiali morti all'intero di secchi e ancora bestie non in grado di camminare. Il presidente dell'associazione Tobias Sennhauser, citato in un comunicato, reputa le condizioni insostenibili ma non sorprendenti.

L'organizzazione per i diritti degli animali condanna "questo trattamento violento di esseri viventi" ed esige che lo Stato e la politica si occupino finalmente della protezione della dignità degli animali.

Visionando le immagini del TIF la Protezione svizzera degli animali (PSA) ha identificato bestie trascurate in due delle dieci aziende incriminate. Le altre imprese sarebbero, per quanto visibile dalle foto e dai video, in regola, afferma il responsabile del servizio di controllo della PSA Cesare Sciarra. "Vediamo questo tipo di immagini ogni giorno, per noi non si tratta di nulla di nuovo". Tuttavia egli reputa insufficienti i requisiti minimi di legge richiesti per la suinicoltura.

Felix Grob, direttore di Suisseporcs, afferma che nella produzione svizzera la metà di tutti i suini hanno la possibilità di stare all'aperto e due terzi possiede comunque un letto di fieno.

Il "Servizio per la salute dei maiali" (SGD) precisa che il comportamento dei suini - citato nel rapporto - di mordersi le code e le orecchie a vicenda, chiamato anche cannibalismo, può essere dovuto a molteplici cause dettate solitamente da più fattori (come correnti d'aria, fluttuazioni della temperatura, gas nocivi, mancanza di spazio o di distrazioni, quantità di mangime non adeguato, acqua troppo fredda, stress o malattie). Si tratta di "un problema diffuso" sopratutto in suinicoltura, aggiunge l'SGD.

In totale su territorio svizzero lo scorso anno sono stati contati 7'277 suinicoltori. L'Ufficio federale di statistica quantifica invece con 1,485 milioni il numero di suini, di cui 26'613 vivono in aziende biologiche.

ats

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE