Cerca e trova immobili

SVIZZERACanone radiotelevisivo obbligatorio per tutti

09.05.12 - 10:34
La revisione di legge sarà in consultazione da domani fino al 29 agosto
Foto Ti-Press Gabriele Putzu
Canone radiotelevisivo obbligatorio per tutti
La revisione di legge sarà in consultazione da domani fino al 29 agosto

BERNA - In futuro tutte le economie domestiche e quasi tutte le imprese dovranno pagare il canone radiotelevisivo. Sarà esentato chi riceve prestazioni complementari AVS/AI. Lo prevede la revisione della legge su radiotivvù (RTVG), in consultazione da domani fino al 29 agosto. Il progetto mira anche a rendere più snelle le procedure di rilascio delle concessioni per le emittenti radiofoniche e televisive private.

Il Consiglio federale ha approvato oggi il progetto di legge e incaricato il Dipartimento dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) di indire la consultazione.

Saranno chiamati a pagare il canone tutte le economie domestiche e le imprese, a prescindere dal fatto che possiedano o meno un apparecchio di ricezione. Questo cambiamento - spiega il governo - è dovuto all'evoluzione tecnologica, che offre ormai strumenti come smartphone, computer e tablet, che permettono la ricezione di programmi radiotelevisivi.

Definire un apparecchio di ricezione diventa sempre più difficile, rileva ancora il Consiglio federale. L'onere amministrativo è considerevole e sono necessari controlli sulle economie domestiche e sulle imprese. La collettività è oltretutto tenuta a sopperire ai mancati introiti causati dai radioascoltatori e telespettatori pirata. Il nuovo canone tiene conto di questi problemi.

Le persone che ricevono prestazioni complementari AVS/AI continuano a essere esentate dal pagamento del canone. Ci sarà esenzione per le imprese con un fatturato annuo inferiore ai 500 000 franchi, che rappresentano circa il 70% di tutta la categoria.

Il progetto presentato dal Consiglio federale concretizza la richiesta del Parlamento di elaborare un nuovo sistema di finanziamento volto a finanziare i programmi radiotelevisivi in tutte le regioni della Svizzera (il cosiddetto servizio pubblico).

Ats

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE