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FRIBURGOLadro morto sull'A1, a processo complice e poliziotto che sparò

06.10.14 - 11:07
Ladro morto sull'A1, a processo complice e poliziotto che sparò

FRIBURGO - Si è aperto oggi a Friburgo il processo sull'inseguimento fatale avvenuto nell'aprile 2010 sull'autostrada A1, terminatosi con l'uccisione di un giovane ladro di automobili di Lione da parte di un poliziotto vodese. Sul banco degli imputati, l'autista della vettura francese, il cui passeggero era stato ferito mortalmente in una galleria vicino a Sévaz (FR), e il poliziotto che ha aperto il fuoco, sentendosi minacciato.

Da oggi e fino a giovedì, il Tribunale penale della Broye (FR) tiene eccezionalmente la sua seduta a Friburgo. La sentenza dovrebbe invece essere pronunciata il 14 ottobre. L'agente vodese, che compirà 28 anni a fine ottobre, è accusato di omicidio con dolo eventuale (non volontario ma in conoscenza del rischio) e in subordine omicidio colposo, nonché esposizione a pericolo della vita altrui.

Dal canto suo, il cittadino francese di 23 anni è accusato di esposizione a pericolo della vita altrui e, accessoriamente, di violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari, di impedimento dello svolgimento di funzioni ufficiali e di violazione aggravata delle norme della circolazione stradale.

Dal 2 al 18 aprile 2010, una banda di giovani lionesi avevano rubato nove automobili di lusso nei cantoni di Neuchâtel, Berna e Friburgo. La notte dal 18 al 19 aprile si trovavano in quattro ripartiti su tre vetture rubate quando erano stati sorpresi dalla polizia. Dopo un inseguimento a 200 km/h sull'A1 fra Morat (FR) e Avenches (VD), a un posto di blocco un agente aveva aperto il fuoco, uccidendo uno dei giovani. Due dei ladri, fra cui il fratello gemello della vittima, erano stati poi catturati sul posto, mentre il quarto era stato arrestato in un secondo tempo.

Il poliziotto aveva sparato setti colpi con un mitra ma in modalità colpo per colpo, il primo dei quali aveva ferito mortalmente il giovane di 18 anni.

Annullato il non luogo a procedere - Il dossier ha conosciuto vari sviluppi giudiziari negli ultimi anni. Il Tribunale federale (TF) ha infatti annullato un non luogo a procedere pronunciato dalla giustizia friburghese in favore dell'agente. Ha inoltre accolto un ricorso del gemello della vittima, che chiedeva la ricusazione del procuratore generale di Friburgo per mancanza di indipendenza interna dei tribunali penali friburghesi nei riguardi della polizia e del ministero pubblico.

Nell'agosto 2013, due dei ladri di automobili coinvolti nell'inseguimento (un autista e il fratello del giovane poi ucciso) erano stati condannati a rispettivamente 3 e 2 anni di carcere. Il primo era in particolare stato riconosciuto colpevole di esposizione a pericolo della vita altrui, oltre alla pena di furto commesso all'interno di una banda specializzata e di furto per mestiere.

Ats

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