Cerca e trova immobili

CANTONEUna banca dati per tutti gli incidenti sul lavoro

02.10.14 - 09:00
Gestita dalla Fondazione Pellegrini Canevascini in collaborazione con l'UNIA è partita da alcune settimane
Foto Ti Press
Una banca dati per tutti gli incidenti sul lavoro
Gestita dalla Fondazione Pellegrini Canevascini in collaborazione con l'UNIA è partita da alcune settimane

LUGANO - Una banca dati per la catalogazione di tutti gli incidenti sul lavoro registrati nella Svizzera italiana. Gestita dalla Fondazione Pellegrini Canevascini (FPC) in collaborazione con il sindacato Unia Ticino, è già stata attivata da alcune settimane e vuole essere uno strumento di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e di prevenzione dei rischi, ma anche un contributo alla conoscenza scientifica e alla memoria collettiva.

Il progetto prevede di censire tutti gli accadimenti nell'ambito di un'attività professionale che mettono in pericolo l'incolumità di una lavoratrice o di un lavoratore. Per ogni incidente (indipendentemente dalle conseguenze fisiche o psichiche) si cercherà di raccogliere, oltre ai dati statistici (data, luogo, ora, età della vittima, eccetera), informazioni sulle politiche di prevenzione attuate sul luogo di lavoro, ma anche le valutazioni soggettive della vittima per rapporto ai rischi connessi alla sua attività.

 

La storica Vanessa Bignasca, della Fondazione Pellegrini Canevascini, gestirà e aggiornerà la banca dati sulla base delle schede di segnalazione compilate dai responsabili del sindacato e delle informazioni raccolte attraverso i comunicati di polizia e altre fonti. Finora sono stati inseriti tutti i casi conosciuti a partire dal 28 novembre 2012.

 

La data non è casuale: l'iniziativa affonda infatti le sue radici in un tragico evento avvenuto proprio quel giorno a Montagnola, dove Antonio Pappalardo, 33enne frontaliere, sposato con figli di 2 e 6 anni, impiegato di una ditta attiva nello smaltimento dei rifiuti, venne investito mortalmente dal camion sui cui lavorava. Immediatamente, in segno di riconoscenza e vicinanza con questo frontaliere che lavorando con i nostri rifiuti ci ha rimesso la vita lasciando oltretutto in gravi difficoltà economiche la famiglia, diverse personalità del Partito socialista, dell'Associazione Bel Ticino e del sindacato Unia hanno promosso con successo una raccolta di fondi per sostenere la vedova e gli orfani, uno dei quali tra l'altro con gravi problemi di salute.

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE