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CANTONEExpo ed Ebola, Robbiani interroga

02.10.14 - 08:27
Il Governatore lombardo ha parlato del rischio contagio legato alla grande manifestazione milanese. Il granconsigliere vuole sapere cosa sta facendo il Cantone
Expo ed Ebola, Robbiani interroga
Il Governatore lombardo ha parlato del rischio contagio legato alla grande manifestazione milanese. Il granconsigliere vuole sapere cosa sta facendo il Cantone

MENDRISIO - Parlando di Expo, bisogna parlare anche di Ebola. Lo dice - con un'interrogazione al Consiglio di Stato - il granconsigliere della Lega dei Ticinesi Massimiliano Robbiani.

"Durante l’Expo il virus dell’Ebola potrebbe diffondersi in tutta Europa, 
partendo da Milano. Queste non sono le mie parole, ma quelle del Ministro (in realtà Governatore lombardo, ndr) italiano Roberto Maroni, che durate un incontro avvenuto in Provincia di Varese, ha rilevato i dati ritenuti riservati dal Ministero dell’Interno. 

Maroni ha parlato di un milione e mezzo di casi di contagio in Africa (la cifra è basata sulla previsione dei Centers for Disease Control and Prevention americano), "che potrebbe diffondersi alla Stazione Centrale di Milano (punto di partenza di molti profughi, specialmente siriani, verso il Nord Europa, ndr) e da qui durante l’Expo in tutta Europa".

Parole allarmanti, afferma Robbiani, "che di certo il Governo ticinese dovrebbe prendere sul serio", vista la vicinanza del capoluogo lombardo con la Svizzera.

In Ticino ci si prepara all'eventuale arrivo del virus, e "solo poco tempo fa il nostro medico cantonale ci aveva assicurato che non c’era nessun rischio di contagio alle nostre latitudini". Robbiani teme che l'Ebola possa arrivare in Svizzera portato dai profughi che sbarcano in Italia e poi valicano il confine. "Detta in poche parole, mi sembra che la problematica del virus dell’Ebola da parte del Dipartimento della Sanità è stata presa con molta leggerezza".

Con il suo atto parlamentare il deputato leghista chiede quali siano le misure prese dal Cantone per contrastare l'eventuale pericolo Ebola, se esiste una strategia condivisa con la Confederazione, e se "alle frontiere si sono già messe in atto misure speciali per poter controllare meglio il flusso emigratorio".

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