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GINEVRA - Le disfunzioni con le quali sono stati confrontati i Servizi industriali di Ginevra (SIG) - azienda semipubblica - nell'avventura a favore dell'energia eolica, alla fine hanno provocato costi dell'ordine di 80 milioni di franchi a carico della regia. "E' una cifra molto alta e fatti del genere non devono più ripetersi, ha dichiarato alla "Tribune de Genève" il nuovo presidente del consiglio di amministrazione di SIG, Michel Balestra.
Balestra tuttavia ha relativizzato la perdite, confrontandola con il fatturato di oltre un miliardo di SIG e con i 200 milioni che l'azienda investe ogni anno. "Gli errori commessi riguardano settori periferici; le attività tradizionali di SIG vanno bene", ha aggiunto.
In futuro, per prevenire altre cattive sorprese, i Servizi industriali ginevrini saranno molto più prudenti. "Se viene presentato un progetto ci prenderemo il tempo di studiarlo a fondo, a costo di perdere una affare o un cliente", ha detto da parte sua sullo stesso quotidiano Christian Brunier, il direttore generale dei SIG, azienda che gestisce la distribuzione dell'acqua, dell'elettricità e del gas a Ginevra.
La Corte dei conti di Ginevra lo scorso giugno ha confermato in un rapporto l'esistenza di "gravi disfunzioni" in seno a SIG: analisi finanziarie e tecniche incomplete, conflitti di interesse di membri della direzione generale nei progetti per la costruzione di pale eoliche, informazioni incomplete trasmesse al consiglio di amministrazione.
Ats
