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CANTONEPosteggi aziendali, "Il Governo dice cose non corrette"

30.09.14 - 10:33
Le imprese ticinesi non ci stanno: "Anche senza la tassa sui posteggi non scatta il moltiplicatore d’imposta cantonale"
Foto Ti Press
Posteggi aziendali, "Il Governo dice cose non corrette"
Le imprese ticinesi non ci stanno: "Anche senza la tassa sui posteggi non scatta il moltiplicatore d’imposta cantonale"

LUGANO - L'AITI (Associazione industrie ticinesi) torna sul problema dei posteggi a ridosso del confine e facendo riferimento al preventivo 2015 del Cantone, spiega che senza l’introduzione di una tassa sui posteggi a carico dei generatori di traffico – aziende ma anche enti pubblici, ospedali, case anziani, ecc. – non bisognerà comunque fare ricorso al moltiplicatore d’imposta cantonale. "L’informazione diffusa negli scorsi giorni secondo cui l’alternativa alla tassa sui posteggi è l’aumento delle imposte ai cittadini contribuenti non è a nostro giudizio corretta". Inoltre AITI spiega che secondo il Preventivo 2015 l'annuncio di tassa di 1 franco al giorno per posteggio, non è anch'essa corretta. "La proposta infatti è quella di prevedere una tassa in base ad una forchetta compresa fra 1 e 2.50 franchi; inoltre viene data la possibilità ai Comuni di introdurre un supplemento fino a 0,5 franchi, fatto del tutto nuovo e mai menzionato in precedenza, nemmeno negli incontri organizzati fra il Dipartimento del Territorio e gli ambienti economici. In pratica la tassa sui posteggi viene raddoppiata"

Secondo le imprese ticinesi, la tassa sui posteggi colpirà non solo i lavoratori frontalieri bensì anche moltissimi lavoratori e cittadini ticinesi, che in molti casi e per diversi motivi non dispongono di alcuna alternativa di trasporto pubblico. L’AITI concorda sugli obiettivi di riduzione del traffico e di riordino della viabilità cantonale, ma ritiene che tempi e modalità debbano essere concordati fra tutti gli attori in campo e fa riferimento ad alcuni comportamenti: "Attualmente constatiamo situazioni dove alcune autorità comunali ordinano lo sgombero immediato di un certo numero di posteggi non ritenuti conformi senza che i lavoratori delle aziende dispongano di alternative di trasporto pubblico o di mobilità aziendale, mentre altre autorità comunali intendono verificare la situazione e coinvolgere le aziende toccate dalle diverse misure e per questo non intraprendono nel breve termine alcuna azione".

 

Per quanto concerne gli incentivi alla mobilità, che saranno presto oggetto di un messaggio governativo posto all’attenzione del Gran Consiglio, l’AITI ritiene che il peso di questi incentivi debba essere messo maggiormente sulla mobilità aziendale rispetto alla mobilità privata. Attraverso la promozione della mobilità aziendale saremo infatti in grado di ridurre maggiormente il numero dei veicoli che circolano sulle strade ticinesi.

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