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GRIGIONI"Repower ritiri la causa di risarcimento contro gli oppositori calabresi al carbone"

30.09.14 - 08:42
Lo chiede l’associazione retica "Futuro invece del carbone"
"Repower ritiri la causa di risarcimento contro gli oppositori calabresi al carbone"
Lo chiede l’associazione retica "Futuro invece del carbone"

 

COIRA - L’associazione retica “Futuro invece del carbone” ha chiesto che la causa di risarcimento inoltrata contro gli oppositori calabresi al carbone sia ritirata. 

Pochi giorni dopo il vertice sul clima di New York, oggi 30 settembre, in Calabria 4 attivisti contro il progetto di una centrale a carbone dovranno comparire per la prima volta davanti al giudice. 

Si sono opposti, come la maggioranza della popolazione, alla più grossa centrale a carbone italiana, quella di Saline Joniche. Anche tramite delle caricature di “sapore” politico hanno attaccato la Repower. La retica Repower, quarta nelle aziende del settore energetico svizzere, li ha citati in giudizio per diffamazione e chiede un risarcimento di 4 milioni di Euro. Il controllo di maggioranza di Repower lo detiene il Canton Grigioni. 

Come preludio a questo processo l’associazione retica “Futuro invece del carbone” chiede, con una lettera aperta, a Repower di ritirare la denuncia. I 4 ambientalisti hanno fatto solo uso del loro diritto di espressione e agito in accordo con il governo regionale calabrese, che lotta contro questo progetto ormai da anni. 

Quando nei Grigioni si è venuti a sapere di questa causa, visto il risultato della votazione popolare di un anno fa, le reazioni sono state di incomprensibilità. Gli attivisti sul fronte locale reputano che la Repower voglia in questo modo intimidire l’opposizione e i dirigenti sono stati accusati di non aver digerito la sconfitta alle urne. 
Repower ha investito 24 milioni di franchi in questo progetto. La Regione Calabria, la Provincia, le associazioni ambientaliste WWF, Greenpeace, Legambiente e l’iniziativa “No carbone” hanno inoltrato ricorso al Tribunale amministrativo italiano competente. La sentenza è attesa nei prossimi mesi. 

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